Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloPiazza Vittorio Emanuele II
Indirizzo00185 Lazio Roma Piazza Vittorio Emanuele II Piazza
Plus codes8FHJVGV3+PQ
PeriodoXIX-XX sec.
DescrizionePiazza Vittorio, intitolata a Vittorio Emanuele II è la più vasta (m 316 x 174) di Roma. Realizzata tra il 1882 e il 1887 ha come modello le squares inglesi, di forma rettangolare con giardino centrale. Sulla piazza si affacciano edifici residenziali monumentali dotati di ampi portici sul modello di quelli di Torino. Per la costruzione della piazza sparirono Piazza Guglielmo Pepe e la seicentesca Villa di Massimiliano Palombara, membro dei Rosacroce, di cui si conserva la cosiddetta Porta Alchemica, smontata e ricostruita collocata intorno al 1890 nel giardino con accanto due statue identiche in marmo provenienti dal tempio di Serapide. Il nome della porta e l’alone di mistero che la circondano sono legate alle frequentazioni della villa da parte di circoli esoterici ai quali partecipò anche la regina Cristina di Svezia, con alchimisti e scienziati. La porta costituirebbe una sorta di soglia simbolica e ideale con incisa una formula oscura secondo la leggenda legata anche alla pietra filosofale che tramuterebbe il metallo in oro. Nell’angolo nord occidentale della piazza sono i resti del Ninfeo di Alessandro Severo, costruito sopra il castellum dell’Aqua Iulia, chiamato Trofei di Mario nel Rinascimento. Il giardino, sottoposto di recente ad un accurato lavoro di recupero, è decorato da una fontana, opera di Mario Rutelli, denominata dai romani “fritto misto” per la presenza di numerosi animali marini. Nel 1902 venne trasferito il più grande mercato al minuto della città che determinò la progressiva decadenza dell’area culminata con la demolizione di uno dei palazzi porticati. Oggi il mercato è stato trasferito al coperto presso l’ex Caserma Sani e l’ex Caserma Pepe e l’intera zona è oggetto di un’opera di riqualificazione urbanistica. Sulla piazza, nell’angolo con via Napoleone III, si affaccia la chiesa di origine paleocristiana di Sant’Eusebio con il convento annesso.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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