Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArcheologico
TitoloPantheon
Indirizzo00186 Lazio Rm Piazza della Rotonda piazza
Plus codes8FHJVFXG+JH
Periodosec. IV d.C. (300-399 d.C.)
DescrizioneIl Pantheon, tra i monumenti antichi meglio conservati al mondo, è considerato un capolavoro dell’architettura romana. Sorge in Piazza della Rotonda, vicino Piazza Minerva, sull’area del Campo Marzio, dove, secondo una leggenda, il fondatore della città di Roma, Romolo, sarebbe asceso al cielo.L’impianto primitivo fu fatto costruire tra il 27 e il 25 a.C. dal Console Marco Agrippa, prefetto dell’Imperatore Augusto, e si caratterizza di un tempio quadrato di stile greco, dedicato al culto di tutte le divinità romane. Nell’80 d.C. Domiziano lo fece restaurare a causa di un incendio che lo aveva in parte distrutto. Quello che si vede oggi è il Pantheon fatto ricostruire da Adriano fra il 118 e il 128 d.C. L’edificio subì delle profonde modifiche con l’aggiunta del pronao e l’erezione della cupola, la più grande in calcestruzzo mai edificata. Sul frontone del portico, l’Imperatore Adriano, volle mantenere l’iscrizione in latino con lettere di bronzo originaria, che ricordava il primo committente: “M. Agrippa L.F. Cos. Tertium.Fecit” (“Marco Agrippa, figlio di Lucio, Console per la terza volta, edificò”).Nel 609 d.C. il tempio fu donato da Foca, Imperatore di Bisanzio, a Papa Bonifacio IV che lo convertì in chiesa cristiana con il nome di Santa Maria ad Martyres. Entrando nel Pantheon ciò che colpisce il visitatore è l’imponente pronao: questo ingresso squadrato, tipico dei templi antichi, presenta sedici colonne in granito grigio e rosa, alte più di 14 metri, alla fine delle quali si apre il maestoso portale in bronzo alto più di 7 metri, ai lati del quale si trovano due nicchie probabilmente in origine destinate ad accogliere le statue di Augusto e Agrippa. L’interno è di pianta circolare con una grandiosa cupola a cassettoni, un vero gioiello di tecnologia interamente realizzata in muratura con materiali sempre più leggeri via via che dal basso basso ci si spostava verso l’alto. Al centro è ben visibile un enorme apertura di 9 metri di diametro noto anche come Oculus, dal quale penetra la luce, essendo il Pantheon privo di finestre. L’oculus serviva anche come sbocco per il fumo dei fuochi sacri. Lungo le pareti, , si alternano una sequenza di sette splendide nicchie con ai lati colonne corinzie in cui si trovano le divinità collegate al culto dei pianeti e cappelle in cui si trovano distribuite numerose opere d’arte oltre alle le tombe dei reali d’Italia, opera di Baldassarre Peruzzi, Taddeo Zuccari e Raffaello Sanzio. Il pavimento è in gran parte originario con motivi a quadrati e cerchi.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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