Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArchitettonico
TitoloCirco Massimo
Indirizzo00196 Lazio Roma Via dei Cerchi via
Plus codes8FHJVFPP+97
PeriodoVI-XII sec.
DescrizioneIl Circo Massimo, situato tra Palatino e Aventino, occupava la vallis Murcia nella quale fin dall’epoca regia si svolgevano le corse dei carri. A partire dal II secolo a.C. l’iniziale struttura lignea fu sostituita da alcune parti in muratura. Con Cesare il circo fu ampliato e assunse un impianto stabile sul quale si impostarono i rifacimenti di età domizianea e traianea. Nel Medioevo fu inserito in un complesso di fortificazioni di cui resta presso l’emiciclo la torre dei Frangipane, detta della Moletta per la presenza di un mulino ad acqua alimentato dall’acqua detta della Marana, proveniente da porta Metronia e canalizzata artificialmente, che da qui sfociava nel Tevere. In età rinascimentale nel lato verso l’Aventino era collocato il cimitero israelitico. In età moderna l’area venne occupata da strutture artigianali e industriali, quali il gazometro. Nel 1930 venne intrapresa una vasta campagna di scavo per liberare il monumento dalle strutture che l’invadevano. La porzione del monumento meglio conservata, e oggi visibile, si limita al settore dell’emiciclo orientale. L’edificio, il più grande monumento per gli spettacoli dell’antichità (ca. m 600 x 120, per una capienza di 250.000 persone) aveva forma rettangolare, con un lato corto curvo a est e uno rettilineo in cui erano i carceres (blocchi di partenza) a ovest. Al centro era collocata la “spina”, una banchina intorno alla quale giravano i carri, delimitata da due mete, strutture a forma di coni la cui fisionomia sarà ripresa dalla fontana della Meta Sudans nella piazza del Colosseo. Sulla spina erano inoltre collocati piccoli templi, colonne, gruppi statuari ed obelischi, tra i quali quelli oggi a piazza del Popolo e a piazza San Giovanni in Laterano . I giri di pista erano conteggiati mediante sette uova di pietra e sette delfini di bronzo. Ai lati dell’arena si elevavano le gradinate impostate su tre livelli. La facciata era articolata in tre ordini: quello inferiore ad arcate, gli altri a parete piena con lesene e finestre. Alcuni santuari si svilupparono all’interno del circo: un tempio del Sole sulle gradinate, un’ara di Consus sotto le mete, un sacello di Murcia a ridosso della cavea. Un mitreo (III secolo) particolarmente ricco di decorazioni, occupava alcuni ambienti vicino ai carceres dai quali lo divideva una strada. Presso la chiesa di San Lorenzo in Damaso sono localizzate le scuderie e residenze della Prasina, una delle squadre che gareggiavano nelle corse del Circo Massimo.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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