Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaVilla
TitoloTerzo ripiano del Giardino Grande del Palazzo Farnese, Caprarola
Indirizzo
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Periodo1620
DescrizioneIl “terzo ripiano” del Giardino Grande è l’area che circonda a valle il Casino del Piacere. La sistemazione definitiva fu affidata nel 1620 dal cardinale Odoardo Farnese a Girolamo Rainaldi, coadiuvato da Pietro Bernini per la parte scultorea: il ripiano fu delimitato su tre lati con un parapetto con sedile continuo, scandito da basamenti ornati dal giglio farnesiano su cui trovano posto 28 cariatidi, o erme canefore (portatrici di vaso), in peperino, raffiguranti allegorie connesse alla natura e alla coltivazione, secondo la tradizione, invece, caricature dei cittadini di Caprarola che lavorarono nella Villa. Al ripiano si accede attraverso un varco, pavimentato a mosaico di ciottoli bicromo, superando una breve scalinata di tre gradini dall’arrivo delle scale del secondo ripiano: sui cui lati sono poste due fontane in peperino costituite da tritoni che sorreggono una conchiglia nella quale si riversa l’acqua che fuoriesce dalla bocca di unicorni (simbolo farnesiano) coricati sul parapetto soprastante. Il ripiano, almeno a partire dal sec. XVIII, è suddiviso in parterres delimitati da siepi di bosso, dei quali i due laterali a valle ospitano al centro fontane circolari in peperino, costituite da 4 cavalli marini e 4 delfini che sostengono 4 vasche in cui ricade l’acqua che fuoriesce da un soprastante vaso scolpito, un “capriccio” di mascheroni, elementi marini e gigli farnesiani; i parterres centrali di fronte al Casino sono sagomati al centro a esedra delimitando così uno slargo ellissoidale. Il quarto lato a monte è occupato al centro dal Casino e sui lati da due rampe di scale in laterizio, con cornici in peperino, che salgono al ripiano superiore: su entrambi i versanti una corta branca porta a un ripiano dove sul lato esterno si apre un ricco portale che immette al bosco limitrofo, decorato da volute, basamenti, palle e in cima da un mascherone sormontato da giglio farnesiano, tutto in peperino; di fronte è una nicchia con sedile, inseriti in un modulo analogo al precedente, mentre sul lato interno sale la branca più lunga che raggiunge il giardino superiore, sul cui parapetto lato valle è una “catena d’acqua” costituita da una concatenazione digradante di 8 vasche in peperino a “navicella” in cui buttano acqua 7 delfini: la caduta dell’acqua prende avvio nella parte sommitale da un putto terminante a foglie d’acanto (“kindliche Rankenfigur”), figura tratta dal repertorio delle “grottesche”; su ciascuno dei muri di spalla che sostengono le scale lato valle, è alloggiata una fontana rustica a parete entro una nicchia con incorniciatura in peperino e decorazioni di mascheroni e volute: al centro della nicchia un mascherone butta acqua in una conchiglia da dove ricade in una sottostante vasca semicircolare a terra; più a ridosso del Casino una finestra con incorniciatura in peperino dà luce ai sottoscala di servizio posti ai lati dell’edificio.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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