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BèlgioMonarchia costituzionale dell'Europa occidentale, confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e il Lussemburgo, a sud e a ovest con la Francia, mentre si affaccia a nord-ovest sul Mare del Nord. 
La costa è lineare, bassa e sabbiosa, l'interno è costituito da una vasta pianura (Fiandra) con alcune formazioni collinari (Brabante e Limburgo) e si estende fino al mare. 
Nel sud-est del paese troviamo il massiccio delle Ardenne, vasto altopiano con profonde vallate, che ha l'elevazione massima a 694 m. 
Il clima è tipicamente atlantico con inverni non troppo rigidi ed estati fresche, le precipitazioni sono distribuite uniformemente nell'arco dell'anno, sui rilievi dell'interno il clima tende a essere più continentale. Date le piogge regolari e abbondanti, i corsi fluviali hanno un regime costante. 
Principali fiumi sono la Mosa e la Schelda (entrambi hanno solo una parte del loro percorso in territorio belga). Importante per la navigazione anche l'Yser. 
La capitale è Bruxelles (circa 1 milione di ab.), grande area metropolitana, centro amministrativo e industriale. Altre città sono Bruges (117.000 ab.), Anversa (490.000 ab.), Gand, Liegi (200.000 ab.) e Ostenda. 
In Belgio vivono due gruppi etnici ben distinti: i fiamminghi nel nord (attualmente più numerosi) e i valloni a sud. 
La principale fonte di ricchezza è l'industria che si basa sui grandi giacimenti carboniferi (regioni della Sambre e della Mosa) che con la vicinanza degli sbocchi marittimi ha costituito un elemento fortemente propulsivo per l'industria; molto sviluppata l'industria estrattiva e siderurgica, chimica, metallurgica, dello zinco e del piombo, del rame e dei minerali uraniferi. 
Ben rappresentati tutti i settori industriali, dal meccanico al chimico, dal siderurgico all'alimentare; un'importanza particolare ha il settore tessile e quello dell'abbigliamento, discendenti diretti dell'artigianato belga medioevale (tessuti delle Fiandre). Questo artigianato continua a essere fiorente nella produzione di pizzi e merletti (Bruges e Bruxelles), vetri e cristalli. 
L'agricoltura è di scarsa rilevanza, a causa dell'indisponibilità di zone agricole; una certa importanza hanno le colture in serra e la produzione del lino. 
Il terziario ha un ruolo fondamentale e produce circa i due terzi del prodotto lordo del paese. 
Da ricordare infine l'importanza dei porti (Anversa, Gand, Bruges). 
Anversa è uno dei maggiori centri mondiali per la lavorazione dei diamanti. 
STORIANel 57 a. C. la Gallia belga, occupata dai celti, viene conquistata da Cesare. Sotto l'impero, essa svolge un ruolo importante nella strategia e nell'economia romana. Alla caduta dell'impero romano il nord è invaso dai franchi. 
Nell'843 con il trattato di Verdun, il paese viene suddiviso tra la Francia (a ovest di l'Escaut) e la Lotaringia (inclusa nel regno di Germania nel 925). Più tardi si formano i principati, e le città diventano importanti centri commerciali (tessuti fiamminghi). Nel XIV sec. i Paesi Bassi, all'interno dei quali è integrato il Belgio, si costituiscono in un insieme progressivamente unificato nelle mani dei duchi di Borgogna. 
Nel 1477 il matrimonio di Maria di Borgogna con Massimiliano d'Austria fa passare i Paesi Bassi sotto la casa degli Asburgo. Nel 1555 Filippo II di Spagna sale al trono, ma il suo assolutismo e gli eccessi del duca d'Alba provocano la rivolta dei Paesi Bassi (1572). Nel 1579 le sette provincie del nord diventano indipendenti e formano le Provincie Unite; quelle del sud si pongono sotto l'autorità spagnola. Nel XVII sec. il quadro territoriale del Belgio diventa meglio definito a seguito delle guerre condotte da Luigi XIV. Nel 1713 il trattato di Utrecht riassegna i Paesi Bassi alla casa d'Austria. 
Nel 1789 le riforme che l'imperatore Giuseppe II vuole imporre provocano l'insurrezione e la proclamazione dell'indipendenza (1790) degli Stati Uniti del Belgio. I francesi occupano il paese e l'unificano amministrativamente, ma, alla caduta di Napoleone, nel 1815 le future provincie belghe e le antiche Provincie Unite sono riunificate nel regno dei Paesi Bassi, creato a vantaggio del conte Guglielmo d'Orange, Guglielmo I. Nel 1830 la politica inetta del re provoca la secessione delle province belghe, che proclamano l'indipendenza. 
Nel 1831 la conferenza di Londra riconosce l'indipendenza del Belgio, monarchia costituzionale ed ereditaria, di cui Leopoldo I diventa primo sovrano. Il regno di Leopoldo II (1865-1909) è proficuo, con uno sviluppo industriale che penetra anche in Africa, consentendo al Belgio di annettere il Congo. Sotto Alberto I (1909-1934) e Leopoldo III (1934-1951), il Belgio, stato neutrale, è occupato dai tedeschi durante le due guerre mondiali. 
Nel 1951 Leopoldo III abdica a favore del figlio Baldovino I. Sul piano internazionale, il Belgio aderisce all'ONU (1945), al Benelux (1948) e alla CEE (1957). Nel 1960 il Congo belga viene proclamato indipendente. Nel 1977 sotto il governo di Leo Tindemans, il patto di Egmont suddivide il Belgio in tre regioni: Fiandre, Vallonia e Bruxelles. Questa regionalizzazione è adottata per le Fiandre e la Vallonia dal parlamento nel 1980. Dal 1979 al 1992 a capo del governo è Wilfried Martens, che avvia un processo di decentramento che assegna maggiori poteri alle regioni e alle comunità. A lui succede come primo ministro Jean-Luc Dehaene e nel 1993 la revisione costituzionale trasforma il Belgio in uno stato confederale con poteri decentrati. Alberto II succede al fratello Baldovino I. 
Abitanti-10.113.000 
Superficie-30.514 km2 
Densità-331,4 ab./km2 
Capitale-Bruxelles 
Governo-Monarchia costituzionale 
Moneta-Franco belga 
Lingua-Fiammingo, francese, tedesco 
Religione-Cattolica 


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