Enciclopedia

Bontempèlli, Màssimo (Como 1878-Roma 1960) Scrittore. Laureato in lettere a Firenze, si dedicò all'attività di pubblicista collaborando a giornali importanti come Il Marzotto e La Nazione. Nel 1926 insieme a C. Malaparte, fondò la rivista Novecento che fu pubblicata fino al 1929. I rapporti con il fascismo furono in un primo tempo di consenso, quindi conflittuali: nel 1938 il regime lo sospese da ogni attività professionale. In questo periodo si dedicò prevalentemente all'attività critica. Tra le opere romanzi come La vita intensa. Romanzo dei romanzi (1920), La vita operosa (1921), La scacchiera davanti allo specchio (1922), Eva ultima (1923) e lavori teatrali come Minnie la candida (1929), Vita e morte di Adria e dei suoi figli (1930) e Gente nel tempo (1937). Nella sua scrittura si rileva una tendenza al surreale (il cosiddetto realismo magico) combinata con una certa vena di comicità. 


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