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Droste-Hülshoff, Annette von (Hülshoff, Munster 1797-Meersburg 1848) Poetessa. È considerata la massima poetessa tedesca e una delle figure più importanti della poesia del secolo. Visse un'esistenza aristocratica apparentemente sicura e idilliaca, che nascondeva tormenti esistenziali e religiosi e intime passioni, specialmente per il suo protetto Levin Schücking, più giovane di lei di diciassette anni, che fu il suo primo biografo (1862). Conobbe anche il teorico del romanticismo A. W. Schlegel e il poeta J. L. Uhland. La lotta e la rinuncia le ispirarono grandi componimenti, pubblicati in raccolte nel 1838, 1844, 1851 e 1860, nei quali la forza lirica, la libertà metrica, il realismo, l'immaginazione fervida e l'uso dei simboli anticipano tendenze successive della poesia moderna. Tra le sue opere, è da ricordare la raccolta L'anno spirituale (1851) contenente 70 componimenti, uno per ciascuna festa dell'anno liturgico. Si ricordano, inoltre, la sua opera in prosa Il faggio dell'ebreo (1842) che rappresenta un risultato importante per la sua combinazione di prospettive narrative multiple, e il romanzo Da noi in campagna, rimasto incompiuto. 


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