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Euròpa Continente al centro dell'emisfero continentale; assieme ad Africa e Asia costituisce il mondo antico. I suoi confini sono costituiti da mare: mar Glaciale Artico, l'oceano Atlantico e il mar Mediterraneo; a est va dal mare d'Azov, lungo il solco lasciato dai fiumi Manyc e il Kura, lungo il fiume Ural fino al mare di Kara. È la quattordicesima parte delle terre emerse. 
Morfologia 
Il rilievo è prevalentemente costituito da due sistemi; il primo a nord è quello costituito dai massicci dell'Irlanda e della Scozia e dal massiccio scandinavo, mentre il secondo va da ovest a est fino all'Ucraina. Le pianure sono costituite da pianure di sprofondamento (Alsazia) o da pianure originate da bacini di sedimentazione. A sud le catene montuose hanno altitudini maggiori (Pirenei, Alpi, Appennini, Carpazi e Balcani). L'Europa è bagnata dall'Oceano Atlantico, dal Mar Glaciale Artico e dal Mediterraneo, ognuno dei quali s'insinua nel continente, facendolo diventare quello con il maggior rapporto fra lo sviluppo costiero e la superficie. Ne consegue la presenza di numerose e importanti penisole (quella scandinava è la maggiore), nonché di grandi isole (da sole le isole rappresentano un 8% della superficie totale) come quella britannica, l'Islanda, la Sicilia, la Sardegna, la Corsica e Creta. 
Idrografia 
I fiumi non sono particolarmente lunghi, ma sono molto numerosi e con bacini molto ricchi; i più importanti sono il Volga (3.690 km), il Danubio (2.860 km), il Reno (1.326 km), il Don, la Neva, l'Ural, la Dvina, il Dnepr, il Dnestr, la Senna, il Tamigi, il Po, che con i loro bacini fanno dell'Europa un continente ricco di acque, anche se scarsamente navigabile, specialmente al sud. I laghi occupano una superficie di 135.000 km2 e sono numerosi soprattutto nella zona intorno al Baltico e in quella alpina. Il Ladoga (18.400 km2), l'Onega (9.900 km2) e il Vanern (5.546 km2) sono i più estesi. 
Clima 
I tipi di clima principali sono: quello atlantico, con inverni miti ed estati temperate; quello di transizione, con inverni più freddi e un'escursione termica più ampia; il clima dell'Europa orientale con inverni lunghi e freddi ed estati calde; il clima pontico con grandi escursioni termiche; il clima mediterraneo, con inverni miti ed estati non troppo calde e secche; il clima artico con temperature basse e piogge o neve. 
Flora e fauna 
La vegetazione varia al variare delle condizioni climatiche: al nord la tundra, la taiga e la foresta boreale con betulle e conifere; scendendo s'incontra la foresta temperata con alberi con foglie caduche e nelle zone più continentali la steppa; a sud prevale la macchia mediterranea con alberi tipici come la quercia. Non esistono specie animali caratteristiche europee, tranne l'alce e la renna, presenti al nord, e il bisonte polacco. Più caratteristica è la fauna alpina (stambecco, camoscio e marmotta). Nei mari sono presenti i grossi Cetacei (balene, delfini e balenottere). 
Popolazione 
Il continente ha vissuto molte fusioni etniche ed è spesso impossibile definire razze strettamente europee. Ragionando per gruppi si possono riconoscere cinque razze principali, la nordica (pelle bianca, capelli biondi e occhi azzurri), la baltica (capelli castani o biondo-scuri, occhi chiari, statura medio-alta), la dinarica (statura alta, capelli castani o biondi, occhi variamente colorati), l'alpina (media statura, capelli e occhi castani), la mediterranea (pelle bruna, capelli e occhi scuri). 
Le lingue appartengono prevalentemente al ceppo indoeuropeo, con alcune eccezioni, per esempio, in Ungheria e in Finlandia. La popolazione è di 700 milioni di abitanti, più concentrati al sud piuttosto che al nord. La densità totale è di 68 ab. per km2, ma si passa da un 370 ab. per km2 dei Paesi Bassi ai 2 ab. per km2 dell'Islanda. Attualmente l'incremento demografico è nullo e l'Europa si è trasformata da terra d'emigrazione a terra d'immigrazione. 
Il 93% degli europei è cristiano. Il restante 7% è musulmano ed ebreo. 
Economia 
Frumento, mais, uva, olio e ortaggi sono i principali prodotti agricoli comuni a molte nazioni. L'allevamento è particolarmente sviluppato in Irlanda e in Danimarca (bovini). Notevoli sono le risorse minerarie (ferro, bauxite, gas e petrolio), nelle regioni orientali (Russia e Ucraina) e in Germania. Dal punto di vista economico, le entrate maggiori derivano dall'attività industriale sviluppata in ogni settore (elettronica, tessile, meccanica, alimentare ecc.) e operante con energia e materie prime d'importazione. Attualmente l'occupazione nell'industria è passata da un 35% a un 25% a vantaggio del terziario che occupa ormai circa i due terzi della popolazione attiva. Poiché circa il 60% dell'attività commerciale mondiale spetta all'Europa, già dagli inizi degli anni '90 si è pensato a un'integrazione economica più stretta fra i paesi per favorire i traffici. Tale integrazione è diventata realtà con l'adozione dell'euro come moneta unica (le monete nazionali verranno completamente sostituite nel 2002). 
Storia 
L'Europa politicamente fu unificata da Roma, prima di essere smembrata dai regni barbarici orientali e dall'impero bizantino. Nel IX sec. nacque il Sacro Romano Impero. È nel corso del IX-XI sec. che, grazie al feudalesimo e alla cristianizzazione di popolazioni nordorientali, si creò un senso unitario contro l'avanzata araba. Il XIII e il XV sec. furono caratterizzati da grandi sviluppi urbanistici, civili e sociali (università, commercio), da uno scontro continuo tra il potere religioso e quello civile, dai comuni. Con la scoperta dell'America si sfruttò l'ingente afflusso di metalli preziosi dalle colonie. Tra gli altri eventi fondamentali, si rammentano la riforma protestante di Lutero che sancì la rottura dell'unità religiosa e causò un periodo di lotte (guerra dei trent'anni); la diffusione delle teorie illuministiche che terminò con la rivoluzione francese del 1789 segnando l'inizio degli stati moderni. La rivoluzione russa causò il diffondersi di movimenti operai e sindacali (marxismo, leninismo) per l'allargamento del diritto di voto e una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori. I due conflitti mondiali hanno avuto come conseguenza, nel recente passato, una spaccatura radicale del mondo in due grandi blocchi, che per poco non ha causato il verificarsi di avvenimenti molto più gravi di quelli fino a oggi ricordati. Nella seconda metà del secolo si ricorda la creazione della NATO e la stipulazione del Patto di Varsavia, la nascita della CEE, le rivolte nazionali, l'elezione di papa Giovanni Paolo II, con le conseguenze che ebbe questa elezione sulle politiche di molti stati dell'est, l'avvento di Gorbaciov, che ha segnato un distacco dalle vecchie e obsolete realtà politico sociali dell'est europeo e in seguito l'abbattimento del muro di Berlino (1989-1990) e il crollo del regime comunista sovietico (1991). 


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