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Metastàsio, Piètro (Roma 1698-Vienna 1782) Nome grecizzato di Pietro Trapassi. Poeta e drammaturgo. Studiò con G. V. Gravina e G. Caloprese e diventò tra i principali esponenti dell'Arcadia (1718). Trasferitosi a Napoli frequentò il salotto della cantante Marianna Benti Bulgarelli dove conobbe i più importanti musicisti contemporanei: G. B. Pergolesi, A. Scarlatti e N. Porpora. Divenuto famoso fu chiamato alla corte di Vienna nel 1730 da Carlo VI e ottenne il titolo di poeta cesareo. È noto soprattutto per i melodrammi, musicati da tutti i maggiori musicisti dell'epoca, nei quali l'ispirazione patetica è espressione della società contemporanea. Le opere principali sono i melodrammi Didone abbandonata (1724), Siroe (1726), Semiramide riconosciuta (1729), Artaserse (1730), Demetrio (1731), Adriano in Siria (1732), Olimpiade (1733), La clemenza di Tito (1734), Temistocle (1736), Attilio Regolo (1740), Il re pastore (1751). Scrisse anche alcune opere sulla teoria dell'arte teatrale (Estratto dell'Arte poetica di Aristotele, 1780 e Osservazioni sul teatro greco), nonché alcune canzonette (La libertà, 1733 e La partenza, 1746). 


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