Enciclopedia

motociclétta, sf. Veicolo a due ruote dotato di motore a scoppio, il cui primo modello risale al 1868 quando i francesi Ernest e Pierre Michaux inventarono una motocicletta azionata da un motore a un solo cilindro. La motocicletta è realizzata con un telaio tubolare o scatolato, di derivazione ciclistica, montato per mezzo di coppie di tubi (forcelle) su ruote munite di pneumatici e dotate di sistemi di ammortizzazione a molle elicoidali o idraulici. Lo sterzo è costituito da un manubrio direttamente collegato alla ruota anteriore e i freni, attualmente a disco sulle ruote anteriori e a tamburo su quelle posteriori, possono essere azionati da un pedale o da leve poste sul manubrio. Il motore è a due o quattro tempi, alimentato generalmente a benzina, con cilindrata variabile da 50 (ciclomotori) a 1.400 cm3 e può abitualmente raggiungere un elevato numero di giri. La trasmissione è normalmente a catena sulla ruota posteriore e il cambio può essere automatico oppure a tre, quattro o cinque marce, con comando al manubrio o a pedale. Il vigente codice della strada prescrive che i conducenti delle motociclette di cilindrata sueriore ai 50 cm3 siano provvisti di patente del tipo A e indossino un casco protettivo, obbligatorio anche per gli eventuali passeggeri. I ciclomotori (con cilindrata inferiore ai 50 cm3) possono invece essere guidati anche da soggetti minorenni sprovvisti di patente di guida (purché di età superiore ai quattordici anni), con l'obbligo di indossare il casco protettivo e il divieto di trasportare passeggeri. 


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