Enciclopedia

Parìni, Giusèppe (Bosisio 1729-Milano 1799) Poeta. Di umili origini, studiò a Milano. Il suo esordio poetico risale al 1752, con Alcune poesie di Ripano Eupilino. Fu ordinato sacerdote nel 1754 e svolse l'attività di precettore prima in casa Serbelloni (fino al 1762) quindi in casa Imbonati (1762-1768). Nel 1763 pubblicò, con grande successo, la prima parte (Il mattino) de Il Giorno, poema in cui colpisce satiricamente i costumi degli aristocratici milanesi suoi contemporanei. A essa seguì la seconda parte (Il mezzogiorno) nel 1765 (le ultime due parti, Il vespro e La notte, incompiuta, furono pubblicate postume). Diresse poi La Gazzetta di Milano (1768). Nel 1769 iniziò l'insegnamento delle lettere presso il ginnasio di Brera. Nel 1796, all'arrivo del Bonaparte a Milano, entrò a far parte delle strutture amministrative della città, ma dopo un breve periodo rinunciò a ogni incarico. Tra le altre opere composte, si ricordano il Dialogo sopra la nobiltà (1757) vicino alle idee illuministe, il Discorso sopra la poesia (1761) che auspicava una poesia capace di educare, le Odi (fra cui La vita rustica, esaltazione della vita campagnola, La salubrità dell'aria, che auspica interventi per migliorare la qualità dell'aria, L'innesto del vaiolo, sulla necessità di diffondere la vaccinazione, Il bisogno, che indica nella povertà l'origine prima dei comportamenti criminali, La musica, sull'uso di ragazzi evirati come voci bianche, L'impostura, L'educazione, La caduta, Il pericolo, Il dono, Il messaggio, A Silvia). Rappresentante di una letteratura impegnata, attacca le disuguaglianze sociali con l'ironia, raffrontando un ideale sociale positivo classico e razionale con la società nobiliare contemporanea, con i suoi modelli parassitari, oziosi e prepotenti. Il Parini fu alieno da una visione rivoluzionaria e si limitò ad additare i modelli classici della laboriosità e del merito, allo scopo di educare la nobiltà destinataria delle sue osservazioni. 


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