Enciclopedia

Pèrsia Zona dell'Asia meridionale in cui sorse un antico e potente impero, il cui nucleo oggi coincide con i confini dello stato dell'Iran. I primi insediamenti nell'area risalgono al periodo Neolitico. La prima civilità fu quella mesopotamica (fra il V e il IV millennio a. C.); nel III millennio a. C. lo stato di Elam entrò in conflitto con la Mesopotamia, impadronendosi di alcuni territori e città. Nell'VIII sec. a. C. giunsero nella regione popolazioni di stirpe euroasiatica; in seguito il regno elamita cadde, conquistato da Assurbanipal (639 a. C.). In seguito i medi fondarono un impero che durò fino all'avvento dei persiani, che sotto la guida degli achemenidi, con Ciro II, occuparono la Lidia e Babilonia (VI sec. a. C.). Cambise, successore di Ciro, ampliò il dominio persiano conquistando l'Egitto e Dario lo rafforzò ulteriormente. L'impero così formato dai persiani si scontrò inevitabilmente con l'area greca, giungendo alla sconfitta finale da parte del macedone Alessandro Magno, con la fine dell'impero achemenide. In seguito vi fu, con i parti, l'ascesa della dinastia sassanide (III sec.) e, nel 636, il regno cadde sotto il dominio arabo che vide la totale diffusione della religione islamica. La zona fu poi occupata dai selgiuchidi e dai mongoli, guidati da Gengis Khan (1218). Nel XVI sec. vi fu l'avvento della dinastia turca dei Safawidi, islamici sciiti, che vennero scacciati (1799) dai Cagiari. Nel corso del XVIII sec. l'area subì la penetrazione delle potenze russa e inglese; fu proprio questa influenza straniera a portare poi alla formazione di quello che è l'attuale stato iraniano. Attualmente la lingua persiana (farsi) è la lingua ufficiale iraniana e, oltre che in Iran, è diffusa anche in Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan, Afghanistan e Pakistan. La lingua persiana ha una storia lunghissima, divisa in tre periodi principali, quello del persiano antico (dal VI al IV sec. a. C.), del medio persiano (dal III sec. a. C. al VII sec. d. C.), del neopersiano (dall'VIII sec. all'età contemporanea). La prima testimonianza letteraria può essere considerato il libro Avesta, l'opera che raccoglie il pensiero di Zarathustra. In seguito, sotto il dominio arabo, la lingua cambia dando origine all'attuale farsi, il neopersiano. In questo periodo si hanno notevoli testimonianze letterarie, dalle poesie (gazal, qasidah e ruba'i) ai poemi (masnavi), fra il IX e il X sec., con autori molto famosi, come Daqiqi e, soprattutto, Firdusi. Nel XII sec. emerge la figura poetica di Omar Khayyam, autore molto noto anche in occidente. Fra il XIII e il XV sec. vanno citati in particolare quattro autori, Nizami Aruzi, Sa'di, Rumi e Hafiz. In seguito, la crisi che travolge il regno influenza negativamente anche l'ambito letterario locale, con molti autori che preferiscono fuggire in India; bisognerà attendere il XX sec. per un risorgere della letteratura locale. I primi esempi di arte persiana sono costituiti dagli edifici reali della dinastia achemenide, i cui resti sono ancora visibili presso Persepoli, con la presenza di numerosi bassorilievi. Notevole anche la produzione di oggetti di vita quotidiana, di gioielli e di statue di piccole dimensioni. Nei periodi successivi ha un grande sviluppo la decorazione delle ceramiche, la produzione di vasellame cesellato e di tessuti preziosi. Con l'avvento dell'Islam vengono introdotte le moschee, di cui si hanno notevoli esempi. In seguito si sviluppano anche la produzione di tappeti, arazzi, velluti e sete. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)