Enciclopedia

provenzàle, letteratura La letteratura provenzale (scritta in lingua d'oc) si sviluppò in Provenza dall'XI al XIII sec. e fu una tipica espressione artistica delle corti feudali; ebbe termine con la crisi politica della regione provocata dalla crociata promossa dal papa contro gli albigesi (inizi del Duecento) e con la successiva attività dell'Inquisizione, nonostante un recente tentativo di recupero (con il movimento del felibrismo, nel XIX sec.). La maggior parte delle opere si rifà allo stile della lirica trovadorica, che ha al suo centro il tema dell'amore fra uomo e donna, con la superiorità di quest'ultima, della quale l'innamorato si pone umilmente al servizio. Nell'ambito di questa corrente stilistica si possono distinguere le due tendenze del trovar leu e del trovar clus. La prima ha un andamento più musicale e sentimentale, mentre la seconda si spinge verso una maggiore ricercatezza formale, fino a rasentare l'ermetismo. Gli autori della letteratura provenzale viaggiarono molto in Europa, recandosi di corte in corte, diffondendo così sia la lingua sia la lirica di cui erano maestri. Se la lirica si sviluppò notevolmente, non fu così per altri settori della letteratura, come quello epico o quello narrativo. Per quanto concerne la produzione in prosa si hanno perlopiù testi di carattere pratico o biografico. Fra i più noti autori del genere, Guglielmo IX duca di Aquitania (1071-1026), Bernardo di Ventadorn (morto nel 1170 ca.), Arnaldo Daniello (vissuto fra il XII e il XIII sec.); in Italia si possono ricordare L. Cigala, B. Calvo, Sordello da Goito. 


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