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Réggio néll'EmìliaCittà dell'Emilia-Romagna (231, 55 km2, 132.000 ab., CAP 42100, TEL. 0522), capoluogo dell'omonima provincia a 58 m sul livello del mare, nella piana a meridione del fiume Po, lungo la via Emilia. Sede di mercati del bestiame e agricoli, di industrie alimentari, metalmeccaniche e tessili. Tra i monumenti si ricordano le chiese di San Prospero (X sec.) e della Madonna della Ghiara (XVI sec.), il duomo (IX sec. e poi ricostruito) e il palazzo Comunale (XV sec.). Venne fondata nel 187 a. C. da M. Emilio Lepido, fu sede dei duchi longobardi nel 584 e nel 961 fu ceduta ai Canossa da Ottone I. Divenne comune, combatté (1168) contro il Barbarossa nella Lega lombarda. Originariamente ghibellina divenne poi guelfa verso la fine del XIII sec. Fu signoria sotto Mastino della Scala e poi sotto i Gonzaga e i Visconti (1371). Gli Estensi se ne impadronirono nel 1409 e la governarono fino al 1796. Annessa alla Repubblica cispadana, fu restituita agli Estensi nel 1815, con il congresso di Vienna e divenne territorio piemontese nel 1860 mediante plebiscito. 
Provincia di Reggio nell'Emilia 
Superficie di 2.292 km2 (420.000 ab.), occupa la fascia compresa tra la pianura a destra del fiume Po e il versante a nord dell'Appennino tosco-emiliano. Le attività sono prevalentemente agricole (cereali, foraggio, uva) e di allevamento dei bovini; inoltre sono presenti industrie dell'abbigliamento, della ceramica, del legno, lattiero casearie e metalmeccaniche. 


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