Enciclopedia

Rèni, Guìdo(Calvenzano 1575-Bologna 1642) Pittore, uno dei più insigni componenti della scuola bolognese. Discepolo di Calvaert e dei Carracci, dal 1600 al 1614 operò specialmente a Roma; successivamente a Bologna. Il suo primo periodo fu caratterizzato da un certo classicismo accademico (Martirio di San Pietro, 1604 e Aurora, 1612). In seguito, aderì maggiormente allo stile barocco, creando i prodromi dell'Arcadia. In tutte le sue opere sono visibili elementi come l'equilibrio, la proporzione e il rapporto armonico delle forme e dei colori, che rivelano un pittore abile talvolta capace di notevole penetrazione psicologica. Si veda, per esempio, il Ritratto della madre (Bologna, Pinacoteca Nazionale), così chiamato anche se mancano prove che l'immagine rappresenti la madre del pittore. Tra le altre opere si ricordano, Gesù coronato di spine (1630, Detroit, Detroit Institute of Arts), La strage degli innocenti (1612, Bologna, Pinacoteca Nazionale), Pietà (1614-1616, Bologna, Pinacoteca Nazionale), Fatiche d'Ercole (1617-1621, Parigi, Louvre), Cristo al Calvario (1620-1625, Schleissheim, Neues Schloss), Lucrezia (Potsdam, Neues Palais), Adorazione dei pastori (1640-1642, Londra National Gallery e Napoli, Certosa di San Martino) e Cleopatra (1640-1642, Roma, Pinacoteca Capitolina). 


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