Enciclopedia

Rimbaud, Jean-Nicolas-Arthur (Charleville 1854-Marsiglia 1891) Poeta francese. Dotato di notevole precocità, pubblicò la prima poesia a sedici anni. Nello stesso anno (1870) fuggì di casa; nel 1871 andò a Parigi ove aderì alla Comune. Qui frequentò Verlaine con il quale intrecciò una burrascosa relazione. Nel 1871 espresse la teoria del poeta veggente, nella lettera a P. Demeney, per cui il poeta doveva giungere alla scoperta dell'inconscio e dell'assoluto, tramite lo sgretolamento di tutti i sensi. Accanto ai versi, tra cui si ricordano I poeti di sette anni, Le prime comunioni, Vocal, Il battello ebbro, scrisse anche due raccolte di prose poetiche assai poco convenzionali, Le illuminazioni, pubblicata nel 1886 e Una stagione all'inferno (1873), di carattere autobiografico. Deluso dalla sua esperienza poetica lasciò la Francia per peregrinare in Europa, in Asia e in Africa. Tornato malato a Marsiglia, morì per le conseguenze di un'amputazione di una gamba. Ispiratore del simbolismo e del surrealismo, ha influenzato tutta la poesia contemporanea. 


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