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Robèrto Bellarmìno (Montepulciano 1542-Roma 1621) Teologo, arcivescovo e cardinale. Santo. Nel 1560 entrò nella Compagnia di Gesù. Fu consacrato sacerdote nel 1568. Insegnò nell'università di Lovanio in Belgio dal 1569 al 1576; poi nel Collegio Romano a Roma (del quale fu rettore dal 1590). Nel 1599 fu nominato cardinale e nel 1602 arcivescovo di Capua. Il suo libro Disputationes de controversiis christianae fidei adversus huius temporis haereticos (Dispute e controversie della fede cristiana contro gli eretici contemporanei, 1586-1593 in 3 volumi) contiene le lezioni da lui tenute sulle tesi teologiche controverse. Tra le altre opere, il De potestate Summi Pontificis (Sula potestà del sommo Pontefice). Fu il massimo esponente della controriforma cattolica dopo il concilio di Trento. Partecipò per conto del Sant'Uffizio ai processi contro Giordano Bruno e Tommaso Campanella, e al primo processo contro Galileo Galilei (1615-1616). Le sue tesi mirano a rafforzare la chiesa come istituzione rigidamente centralista guidata dall'autorità di Roma. Fu canonizzato nel 1930 da papa Pio XI. La sua festa si celebra il 13 maggio. 


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