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Àscoli Picèno Città delle Marche (158,09 km2, 53.000 ab., CAP 63100, TEL. 0736), capoluogo di provincia, sorge a 154 m di altezza alla confluenza del torrente Castellano nel fiume Tronto sulla via Solaria. Antica città d'arte e di cultura, sede di vescovado, con industrie tessili, meccaniche, dei laterizi, della ceramica, cartarie, alimentari ecc. Conserva rovine di ponti (ponte romano di Solestà) e mura di epoca romana (Porta Gemina), oltre a monumenti di epoca rinascimentale (loggia dei Mercanti). Fondata dai piceni, venne conquistata dai romani nel 286 a. C. Dopo i goti (544), i longobardi la occuparono nel 587 (ducato di Spoleto); alla fine del XII sec. divenne libero comune (1185). Dal 1502 al 1860 fece parte dello stato pontificio. 
Provincia di Ascoli Piceno 
(2.087 km2, 362.000 ab.) Il territorio, per la maggior parte montuoso e collinare, si protende dai monti Sibillini fino al fiume Tronto e al mare Adriatico. Vi scorrono anche i fiumi Tenna, Tesino e Aso. Molto diffusa l'agricoltura (cereali, ortaggi, patate, vite, ulivi, pomodori e barbabietole); praticata la bachicoltura. Le industrie, condensate soprattutto a San Benedetto del Tronto e Porto San Giorgio, interessano il campo tessile, chimico, meccanico, del cemento, alimentare. Nei pressi di Ascoli sono presenti cave di travertino. Florido il mercato derivante dalla pesca, sviluppato il turismo balneare. 


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