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Ruanda Repubblica dell'Africa centrale; confina a nord con l'Uganda, a ovest con lo Zaire, a sud col Burundi e a est con la Tanzania. 
Il Ruanda è prevalentemente montuoso, occupato da un altopiano di altitudine media di 1.200-2.000 m, che scende dolcemente a est verso il lago Vittoria, ed è limitato a ovest da una catena di rilievi, estremità della fossa tettonica Rift Valley. Il solco vallivo ai piedi del rialzo montuoso è in parte occupato dalle acque del fiume Kivu e segna il confine con lo Zaire. 
Nel settore settentrionale del paese si eleva la formazione vulcanica dei monti Virunga, cui appartengono le massime cime del paese (monte Karisimbi 4.507 m). 
La maggior parte dei fiumi del Ruanda tributano al Kagera, ramo sorgentifero del Nilo; solo l'estrema regione occidentale interessa il bacino del Congo, convogliando le acque attraverso il fiume Rusizi al lago Tanganica. 
L'altitudine mitiga nettamente le temperature dovute alla latitudine equatoriale; ne consegue un clima temperato, ritenuto uno dei più salubri di tutta l'Africa, con piogge abbondanti, ma non rovinose. 
La popolazione è formata da hutu (90%) e da una minoranza di tutsi (9%) e di pastori nomadi. Il recente durissimo conflitto etnico fra hutu e tutsi ha provocato centinaia di migliaia di vittime e non accenna ancora a placarsi. 
L'unico centro urbano è la cittadina di Kigali, capitale e sede delle principali attività commerciali del paese; altri centri rilevanti sono Butare e Ruhengeri. 
Il Ruanda è tra gli stati più poveri del mondo; l'agricoltura rimane l'attività predominante, ma viene condotta con tecniche arcaiche, produttività bassissima e non copre il fabbisogno nazionale. 
Principali prodotti destinati all'alimentazione locale sono la patata, la manioca, il sorgo, il mais, i legumi e altri prodotti orticoli. 
Tra le colture commerciali spicca il caffè, principale prodotto d'esportazione, seguito dal tè, dal piretro, dal tabacco e da alcune oleaginose, quali le arachidi e la soia. 
Anche l'allevamento ha tratti arcaici, ma dà pur sempre un apporto apprezzabile alla produzione alimentare del paese (bovini e caprini). Molto modesta la pesca, praticata nel lago Kivu. 
La produzione mineraria si limita all'estrazione di stagno e tungsteno. I giacimenti di gas naturale del lago Kivu sono sfruttati in minima parte. 
L'industria è in una fase iniziale, limitata alla trasformazione dei prodotti agricoli locali e a piccoli impianti tessili. 
L'esiguo fabbisogno energetico è coperto da tre centrali idroelettriche nazionali e dal ricorso all'importazione dallo Zaire. 
STORIA Il Ruanda entra nella storia nei secoli XIV-XIX con la dinastia dei re Nyiginya appartenenti all'etnia guerriera dei tutsi. Nel 1894 i tedeschi conducono la prima spedizione militare. Essi tentano di integrare la regione nell'Africa Orientale tedesca, ma non riescono a stabilirvi un controllo completo. Nel 1916 scontri con il Belgio obbligano la Germania a ripiegare sull'Urundi (attuale Burundi). Nel 1923 il Belgio riceve un mandato sulla regione, che prende il nome di Ruanda-Urundi e viene rapidamente unita al Congo belga. Nel 1960 il Ruanda-Urundi viene separato dal Congo belga. Due anni più tardi, contemporaneamente al Burundi, il Ruanda diventa indipendente. Il suo primo presidente è Kayibanda. Lotte tribali oppongono gli hutu ai tutsi. 
A partire dal 1973 il paese è guidato dal generale Juvenal Habyarimana (hutu) che viene imposto al potere tramite un colpo di stato. Nel 1991, in cambio degli aiuti belga-francesi contro i ribelli tutsi della FPR (Fronte patriottico ruandese), il regime intraprende la via della democratizzazione (nuova costituzione che restaura il multipartitismo). Nel 1994, nonostante gli accordi di pace conclusi l'anno prima tra il governo e i ribelli tutsi, la morte del presidente Habyarimana (probabilmente in un attentato) è seguita da atroci massacri. Mentre la minoranza tutsi è vittima di un vero e proprio genocidio, organizzato dalle milizie estremiste hutu, le popolazioni hutu, vittime esse stesse di massacri, fuggono davanti all'avanzata del FPR. Un'operazione militare francese (operazione Tartaruga) porta assistenza ai rifugiati che fuggono all'interno del paese e verso lo Zaire. Il FPR assume il controllo del paese che rimane il teatro di scontri interetnici permanenti. 
Abitanti-7.952.000 
Superficie-26.338 km2 
Densità-301,9 ab./km2 
Capitale-Kigali 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Franco del Ruanda 
Lingua-Francese e kinyaRwanda, swahili, inglese 
Religione-Cattolica, animista, protestante, musulmana 


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