Enciclopedia

Santorìni Isola della Grecia (6.000 ab.), la maggiore dell'arcipelago omonimo, nelle Cicladi meridionali. Insieme a Thirasia e a Kameni risulta essere ciò che rimane di un vasto cratere vulcanico, scomparso a causa di una gigantesca esplosione avvenuta nel XVI sec. a. C., con conseguenze devastanti per tutto il Mediterraneo orientale. La scomparsa dell'attiva civiltà bronzea dell'isola sarebbe all'origine del mito di Atlantide. Le attività principali sono l'agricoltura (viti pregiate da vinificazione), la pesca e soprattutto il turismo. Thira è il capoluogo odierno dell'isola; sorge al centro della costa interna, a circa 200 m sul livello del mare. La città si trova in posizione estremamente spettacolare, sull'orlo della caldera, da cui si ammira un suggestivo panorama. Ospita un museo archeologico dove sono custoditi i reperti degli antichi insediamenti dell'isola e il museo Megara con le testimonianze dell'ultimo terremoto (1956). Per moltissimi secoli disabitata, venne colonizzata dai dori nel X sec. a. C., divenendo in seguito importante centro commerciale. Venne occupata poi dai Tolomei, dai romani, dai bizantini, dai veneziani (cui si deve il nome) e dai turchi, prima di passare alla Grecia nel 1830. Gli scavi archeologici degli anni '60 hanno evidenziato presso il villaggio di Akrotiri un insediamento urbano del 1500 a. C., formato da case ricchissime di affreschi. Al 600 a. C. risalgono i resti del tempio di Apollo Karneios, a Thira. 


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