Enciclopedia

scapigliatùra, sf. 1 Atteggiamento di disordine, di dissoluzione. 2 Movimento letterario lombardo dell'Ottocento. 
Movimento artistico e letterario italiano, che ebbe come centro principale Milano, negli anni 1860-1870; è la traduzione del termine francese bohème, utilizzato per la prima volta nel titolo di un'opera di Cletto Arrighi. I referenti letterari del movimento sono il decadentismo francese (C. Baudelaire), la letteratura fantastica e orrorifica (E. T. A. Hoffman, E. A. Poe) e alcuni esponenti della letteratura umoristica (L. Sterne, H. Heine). Gli scapigliati affermano, coordinando perfettamente impegno artistico e costume di vita, un profondo rifiuto e una protesta contro la morale borghese, la religione e la retorica risorgimentale. I punti salienti del movimento sono il risultato di una scelta anticonformista e rappresentano, sotto alcuni punti di vista, l'estrema propaggine del romanticismo, ossia l'interesse per i temi funebri, ossessivi, ironici e per gli eccessi dell'alcol e della droga. Essi saranno gli anticipatori della corrente verista, anch'essa profondamente attratta da un modo di vita sregolato. Il loro stile predilige una prosa sperimentale, aperta alle espressioni dialettali e alla lingua parlata, in opposizione a Manzoni e Verga, massimi esponenti della tradizione che gli scapigliati contestano. Tra gli autori più importanti e rappresentativi: Emilio Praga, Cletto Arrighi, Iginio Ugo Tarchetti, Arrigo Boito. 
Nel campo prettamente artistico, gli scapigliati propongono un progressivo rifiuto del gusto dominante e della tradizione, la volontà di difendere l'autonomia dell'arte e di rapportarla maggiormente alla realtà quotidiana; sentono anche la necessità di allontanarsi il più possibile da quel provincialismo eccessivo nel quale sembra essere caduta la lingua e la cultura italiana, per stare al passo con le nuove tendenze europee. In pittura si fa ricorso a un intenso colorismo che compone forme per approssimazione, privilegiando un marcato gioco di ombre e luci. Tra gli artisti più rappresentativi, Tranquillo Cremona e Federico Faruffini. 


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