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Settìmio Sevèro Lucio, imperatore romano (Leptis Magna 146-Eburacum 211). Proclamato imperatore alla morte di Pertinace nel 193, si scontrò con Didio Giuliano che fu acclamato contemporaneamente a Roma. Dopo la sua uccisione si alleò con Clodio Albino, eletto in Britannia dai suoi eserciti, e affrontò, sconfiggendolo, Pescennio Nigro, eletto imperatore in Siria. Vittorioso contro i parti, ed eliminato anche Clodio Albino (197) restò unico imperatore nominando al titolo di Augusto il figlio Caracalla e di Cesare il figlio Geta. Morì durante la campagna di Britannia. Favorì l'esercito istituendo una forte tassazione e l'assunzione dei cavalieri alle alte cariche. Fra le opere pubbliche ci ha lasciato l'arco omonimo, il teatro e la basilica a Leptis Magna, città natale. 
Settimio Severo, arco di 
Fu innalzato nel 203 per festeggiare la prima decade dell'impero di Settimio Severo, reduce da importanti vittorie sui Parti e in Mesopotamia. Oltre alla statua dell'imperatore, sono visibili quelle dei due figli, Caracalla e Geta, e quella della Vittoria. Dall'iscrizione che dominava l'arco fu tolto il nome di Geta, dopo che il fratello Caracalla lo fece assassinare per assicurarsi il potere. Le colonne corinzie furono aggiunte nel III sec.: sono riccamente decorate da statue raffiguranti prigionieri barbari. 


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