Enciclopedia

Vaticàni, musèi I Musei Vaticani (città del Vaticano) conservano una delle collezioni di arte più ricche di tutto il mondo. La storia dei musei vaticani inizia nel 1198 quando Innocenzo III fa costruire il palazzo papale. Nel 1473 papa Sisto IV dà inizio ai lavori per la cappella Sistina; nel corso del XVI sec. si aggiungono il cortile del Belvedere a opera del Bramante e inizia a lavorarvi anche Raffaello (nelle stanze). I musei all'interno furono istituiti nel XVIII sec. (Museo delle Antichità Pagane e Museo Sacro); essi raccolgono testimonianze di arte non solo della cristianità ma di tutte le culture del mondo. La sezione egizia contiene reperti portati a Roma durante l'età imperiale e riscoperti negli scavi del nostro secolo: statue, mummie e papiri. Uno dei reperti più antichi è la statua in granito di Tuja, madre di Ramesse II, risalente al XIII sec. a. C. Non mancano oggetti di arte etrusca e preromana, come i reperti della tomba Regolini-Galassi, rinvenuti nel 1838 presso Cerveteri. Sono presenti anche vasi greci datati tra il III e il I sec. a. C. L'arte greca e romana è testimoniata nel Museo Pio-Clementino che conserva copie romane di statue greche (L'Apollo del Belvedere) e il Laocoonte, una delle opere più famose dell'antichità, scoperto nel 1506 sul colle Esquilino. L'arte medioevale è documentata nel museo Pio-Cristiano fondato da Pio IX nel XIX sec. Conserva oggetti, iscrizioni e sculture delle catacombe di Roma e l'opera più famosa è la statua del IV secolo Il buon Pastore. Si ricorda anche un'opera significativa del Trecento, il Trittico Stefaneschi di Giotto che un tempo ornava l'altare dell'antica basilica di S. Pietro. Infine, da non perdere, le stanze di Raffaello, a ridosso del cortile del Belvedere, commissionate da papa Giulio II e che costituivano i suoi appartamenti privati. Le stanze furono iniziate nel 1508 e i lavori durarono sedici anni. Gli affreschi sono una delle testimonianze più autentiche dell'arte rinascimentale, come la Disputa del Sacramento che raffigura il trionfo della verità spirituale, o la Cacciata di Eliodoro al Tempio che dà il nome a una delle stanze (Stanza Eliodoro, appunto). La cappella Sistina è la cappella più importante dei musei vaticani e prende il nome da papa Sisto IV. Michelangelo, Perugino, Botticelli e Ghirlandaio, per citare solo i grandissimi, affrescarono le sue pareti. Dodici dipinti fanno da cornice al famoso Giudizio universale, una delle ultime opere di Michelangelo terminata nel 1541. Fu commissionata da papa Paolo III Farnese e rappresenta le anime in attesa del giudizio divino. Da non perdere l'affresco della volta, con temi tratti dal Vecchio Testamento, dalla Creazione di Adamo, con la scintilla della vita trasmessa dalle mani, ricche di forza, alla creazione di Eva, al peccato originale, al diluvio universale. Michelangelo affrescò la volta per volere di papa Giulio III, lavorandovi dal 1508 al 1512. 


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