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Halley, Edmund (Haggerston 1656-Greenwich 1742) Astronomo e fisico britannico, individuò nel 1682 la cometa che porta il suo nome. Ciò gli permise di determinarne la periodicità e di calcolarne i parametri dell'orbita. Compilò il primo catalogo delle stelle dell'emisfero australe e scoprì, confrontando carte celesti di diverse epoche, i moti propri delle stelle. 
Cometa di Halley 
Una delle comete più famose. Ha un periodo di circa settantasei anni; risulta essere inclinata sull'asse della Terra di 162°; ha compiuto diverse apparizioni, tra le quali quella del 1682, quando fu scoperta da Halley e quella del 1910. L'ultimo passaggio al perielio è avvenuto nel 1986, durante il quale la sonda automatica Giotto si avvicinò alla cometa e trasmise interessanti dati sulla natura del nucleo; questo ha una strana forma a patata, con massa di 1017 kg e assi di 5 e 15 km; inoltre sembra essere formato da un agglomerato di polveri e ghiaccio, contenente metano, composti del carbonio e ammoniaca. Per poterla vedere ancora, occorrerà attendere il 2062. Gli sciami meteorici delle Orionidi e delle Acquaridi sono collegati alle polveri che la cometa rilascia lungo la sua orbita. 


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