Enciclopedia

Keplèro, Giovànni (Weil 1571-Ratisbona 1630) Nome italianizzato di Johannes Kepler, astronomo tedesco. Dopo gli studi condotti a Tubinga con il suo maestro M. Maestlin, insegnò per qualche tempo a Graz. Esiliato per la sua fede protestante, divenne allievo di Tycho Brahe a Praga e, attraverso innumerevoli osservazioni dei pianeti, maturò una salda convinzione della validità della teoria copernicana. I suoi studi gli permisero di formulare le tre leggi che stanno alla base del movimento dei pianeti e che portano il suo nome. Sono da attribuirgli anche le osservazioni della grande cometa del 1597, di una supernova (1604) e delle macchie solari. Tra le sue opere occorre ricordare le Tavole rudolfine, sul moto dei pianeti, e Dioptrice, relativa agli studi di ottica. 
Leggi di Keplero 
Leggi che regolano il moto dei pianeti attorno al Sole. La prima legge afferma che le orbite dei pianeti sono ellissi di cui il Sole occupa uno dei fuochi. La seconda afferma che le aree descritte dal raggio vettore che unisce il Sole a uno dei propri pianeti sono proporzionali al tempo impiegato a descriverle. La terza afferma che il quadrato del periodo di rivoluzione di un pianeta è proporzionale al cubo del semiasse maggiore della sua orbita. Le leggi di Keplero possono essere applicate anche al moto di un satellite naturale o artificiale attorno al proprio pianeta e furono le basi sulle quali Newton fondò la sua enunciazione del principio di gravitazione universale. 


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