Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloThe Roman Room Frescoes, Palazzo del Drago, Formely Palazzo Crispo
Indirizzo
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Periodo1559-1562
DescrizioneNella piccola sala, posta al II piano del corpo di fabbrica detto “il Torrazzo”, sono illustrati episodi delle storie di Romolo, desunti dalle fonti antiche (Tito Livio e Plutarco) e scelti con particolare riferimento alla storia bolsenese, in ossequio alla tradizione secondo cui nelle lotte contro i Sabini Romolo sarebbe stato aiutato dal bolsenese Galerito Lucumene. La volta a padiglione è scompartita in riquadri in cui si dispongono una prima parte delle vicende legate al fondatore di Roma: al centro sono gli amori di Marte e Venere, nei riquadri laterali, dal basso e in senso orario, il ritrovamento dei gemelli Romolo e Remo, Romolo traccia il solco del pomerio, il ratto delle Sabine, il trionfo su Acrone, mentre negli ovali angolari sono Romolo e Remo discutono sugli auspici di fondazione, un messaggero di Romolo annuncia i Ludi Consuali, Romolo sconfigge Acrone, la dedica delle spoglie opime a Giove Feretrio. Le vicende di Romolo proseguono nel sottostante fregio, compartito in 12 riquadri, tre per lato, di cui il centrale ottagono, divisi da eleganti cornici in stucco con piccole erme in bassorilievo: partendo dal basso e in senso orario, si distinguono la misteriosa sparizione di Romolo, il mare conquistato, l’uccisione di Tarpea, Mezzio Curzio nella palude, la terra conquistata, una battaglia tra Romani e Sabini, le donne sabine dividono i combattenti, la Fama, la presa di Cameria, i Romani innalzano a Romolo una statua nel Tempio di Efesto, la Vittoria, il trionfo di Romolo. Sulle pareti compaiono motivi a grottesca stilisticamente accostabili a quelle della Sala di Alessandro Magno, con riquadri contenti vedute di paesaggio: al centro della parete di fronte all’ingresso è raffigurata l’allegoria della Pace che brucia le armi. Quest’ultime decorazioni presentano similitudini stilistiche con gli interventi romani di Luzio Luzi per la “Cagliostra” di Castel S. Angelo e per il fregio della Sala delle Aquile nel Palazzo dei Conservatori, e pertanto la loro esecuzione viene assegnata alla maestro romano in collaborazione con Prospero Fontana, artisti attivi nel cantiere farnesiano della fortezza romana sovrinteso da Tiberio Crispo. Gli affreschi sono databili tra il 1559 e il 1562.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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