Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloBacchanal Room Frescoes, Palazzo del Drago, Formely Palazzo Crispo, Bolsena
Indirizzo
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Periodo1559-1562
DescrizioneLa sala, posta al II piano del corpo di fabbrica detto “il Torrazzo”, è detta “del Baccanale” o “dei Putti“, per i soggetti raffigurati nel registro superiore. In basso è uno zoccolo basamentale dipinto a finti marmi in cui sono ospitate scene a monocromo rosso raffiguranti episodi del mito di Ercole (la lotta per la cintura di Ippolita regina delle Amazzoni, Anteo, Caco, il leone di Nemea, Acheloo, l’Idra di Lerna, Ercole e Onfale, Ercole e le cavalle di Diomede) e le allegorie della della Virtù e della Prudenza. Il registro mediano è caratterizzato da una partizione architettonica a monocromo con nicchie contenenti figure, alternate a riquadri, secondo una tipologia comune già adottata nella “Sala di Amore e Psiche” e derivata dalla Sala Paolina di Castel S. Angelo a Roma; nelle finte nicchie sono ospitate divinità pagane, Cerere, Diana, Mercurio, Apollo, Plutone, Saturno, Flora, Giove, Nettuno e Giunone; in uno dei riquadri è raffigurata a monocromo una scena di battaglia ripresa dal modello antico. In due soprapporta sono raffigurate coppie di Virtù, la Temperanza e la Giustizia, la Fortezza e la Speranza, che affiancano clipei con busti femminili dipinti a trompe l’œil, mentre in un terzo è una figura di donna con un serpente attorcigliato intorno al braccio che giace su un letto e viene scoperta da un putto alato, derivante probabilmente dalla celebre scultura antica detta l’Arianna Vaticana. In alto è un fregio con putti musicanti e vendemmianti sulle pareti corte e un corteo bacchico su quelle lunghe: in quest’ultime si riscontrano, a sinistra, le Menadi che danzano e suonano freneticamente, a destra, sullo sfondo di un vigneto, un satiro che tenta di rapire una ninfa mentre un altro versa del vino ad alcuni puttini, e, di seguito, nonostante un’ampia lacuna, è visibile il carro di Bacco coronato di pampini ed edera e scortato da altri seguaci; il tema adottato fa supporre una destinazione di questo ambiente a sala per banchetti. L’esecuzione degli affreschi è databile tra il 1559 e il 1562 e consonanze iconografiche con le decorazioni attribuite a Raffaellino del Colle del salone di Palazzo Rondanini a Roma (1550-55), appartenuto al Crispo, e di Palazzo Conti di Poli (1562-63), assegnate a Prospero Fontana, fanno propendere per una loro attribuzione alla bottega di quest’ultimo.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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