Punti di interesse turistico della regione Lazio
| Categoria | Chiesa |
| Titolo | Chiesa di Santa Maria in Cosmedin |
| Indirizzo | |
| Plus codes | |
| Periodo | VI-XII sec. |
| Descrizione | Nel luogo dove oggi sorge la chiesa, tra il Foro Boario, il Circo Massimo e il Tevere, si trovava in età imperiale la Statio Annonae, la struttura che gestiva gli approvvigionamenti e la distribuzione delle derrate alla popolazione. La sua localizzazione è da mettere in rapporto con il Portus Tiberinus, uno dei principali scali commerciali della città situato tra l’area del Foro Olitorio ed il Tempio di Portunus. La chiesa occupa inoltre parte del podio di un grande edificio in blocchi di tufo risalente al II secolo a.C. identificabile con l’Ara Maxima dedicata a Ercole, il cui culto è testimoniato in quest’area fin dai tempi più remoti, riallacciandosi ai miti di fondazione della città. Le attività svolte dalla Statio Annonae furono ereditate fin dal VI secolo da una diaconia fondata in questo luogo come struttura religiosa preposta all’assistenza e alla distribuzione di generi alimentari. Essa prese dapprima il nome di Santa Maria in schola graeca, per la presenza di una comunità di cristiani orientali, e successivamente di Santa Maria in Cosmedin, appellativo che sembra rimandare alla ricchezza della decorazione dell’edificio. La chiesa fu ricostruita da papa Adriano I (772-795) che riutilizzò in parte le strutture dell’antica Annona e fu rimaneggiata da Callisto II (Guido di Borgogna 1119-1124), al quale si deve la schola cantorum, il campanile e il portico antistante con protiro, oggi ripristinato con la demolizione della facciata barocca degli inizi del XVIII secolo. Nel portico venne collocata nel 1632 la cosiddetta Bocca della Verità, un ‘tombino’ di foggia monumentale a forma di mascherone di divinità fluviale risalente all’età imperiale. |
| Fonte dei dati: | Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu |
| Licenza: |  |
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