Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloThe Study, The Giulio Farnese Castle, Carbognano
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Periodo1505-1509
DescrizioneLo studiolo, definito nel 1510 “camera nova”, è posto al secondo piano e presenta una volta lunettata, riquadrata da una cornice a fascia contenente il motivo araldico del giglio Farnese, al cui interno spiccano, incorniciati da ghirlande da cui si dipanano alcuni nastri che, con effetto trompe-l’œil, proiettano la loro ombra sul soffitto, al centro uno stemma Farnese in rilievo, con sei gigli blu in campo oro, e ai lati due tondi contenenti figure emblematiche: in uno, la cui ghirlanda è afferrata da quattro coppie di “mani tenenti” che terminano con gigli, campeggia un levriero fermo su uno sfondo di paesaggio, con al di sopra un cartiglio contenente simboli ermetici (un’ancora, un sole raggiante e la sigla “P.P”); nell’altro un unicorno passante su uno sfondo di paesaggio, con una gualdrappa intessuta di gigli farnesiani. Dalla cornice pendono collane di perle e pietre preziose a cui sono appesi “oscilla” con il giglio farnesiano e il motto CITO P(ER)FICIET (“presto si compirà”), e piccole tabelle a fondo rosso contenenti vari motti (HOMO, “uomo”; OPERIBUS, “con le opere”; REDEBI(T) [?], “ritornerà”; [uno illeggibile]; AD SUUM, “al suo proprio”; EST AUR[UM], “è oro”; IGNE PRO, “col fuoco a favore”; DATUR, “è concesso”). Le lunette, delimitate in basso da una fascia contenente i simboli dell’arme di Giulia Farnese, cioè il giglio Farnese interrotto, centralmente a ogni lunetta, da un tondo contenente l’aquila Caetani, famiglia di sua madre Giovannella, presentano motivi araldici e simbolici quasi tutti decorati con elementi a grottesca in cui spicca la raffigurazione della pianta del carciofo, simbolo di austerità. I primi sottolineano i legami familiari di Giulia: lo stemma della stessa Giulia, partito Farnese-Caetani, del cardinale Alessandro suo fratello tra due falchi pellegrini (simboleggianti la prontezza e l’accortezza), di sua figlia Laura Orsini, partito Farnese-Orsini di Pitigliano, e quello Farnese Orsini-Della Rovere, relativo al matrimonio (1505) di Laura con Nicolò della Rovere. Tra i motivi simbolici prevale l’iconografia della fanciulla con l’unicorno, sottolineando l’identificazione programmatica della famiglia e di Giulia con le virtù basilari della morale dell’epoca (purezza, castità, fierezza, nobiltà d'animo, forza e di orgoglio). Si alternano dunque fanciulle che allattano l’animale, che gli danno da bere con una ciotola, che lo afferrano per la barba, che lo baciano sulla bocca, che ne vengono sovrastate: una coppia di fanciulle che abbeverano l’unicorno indossa una veste araldica con i gigli farnesiani, un’altra coppia poggia il piede su una tartaruga, simbolo della modestia femminile. In due lunette compare anche il motivo della fenice sopra la sua “immortalità”, cioè il fuoco che la riduce in cenere da cui rinasce, simbolo di resurrezione, eternità, fama imperitura e nome senza macchia, a cui è legato il simbolo della pressa che schiaccia il fuoco, presente in altre due lunette, alludente al dominio delle passioni e corredato dall’iscrizione IN IGNIM REQUIEVI (“sopra il fuoco ho riposato”). Altri simboli reperibili nel ciclo sono quello del cane (fedeltà), dell’ermellino (purezza), della cicogna (riparo), della cornucopia (abbondanza) da cui escono grappoli d’uva, melograni e spighe, tutti alludenti alla concordia e alla pace. In una lunetta infine, al di sopra di un mascherone vegetale tra due unicorni salienti con gualdrappa Farnese è un cartiglio con la sigla M.C.S. La decorazione potrebbe essere stata realizzata tra il 1505, data delle nozze di Laura, e il 1509, quando Giulia sposa in seconde nozze Giovanni Maria Capece Bozzuto, del quale non c’è traccia araldica nei dipinti e assegnabile, per le caratteristiche stilistiche, alla scuola del Pinturicchio.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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