Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaCattedrale
TitoloDuomo di Ferentino
Indirizzo03013 Lazio Fr Piazza Duomo
Plus codes8FHMM7V4+9J
Periodosec. XII (1100-1199 d.C.)
DescrizioneIl Duomo di Ferentino, posto in corrispondenza dell’antica acropoli della città, è dedicato ai Santi Giovanni e Paolo, fratelli martiri romani. Provenendo da sud, lungo l’attuale via Casilina, è ben visibile il suo campanile che, grazie ai 22 metri di altezza, svetta sui tetti delle case di Ferentino.L’origine della cattedrale si fa risalire al papato di Pasquale I (817-824), quando fu costruita sui resti di un tempio romano.La forma attuale si deve, invece, al vescovo Agostino, già abate del Monastero di Casamari che, all’inizio del XII secolo, diede il via ad un’opera di ristrutturazione e rinnovamento della basilica. Alla fine dei lavori, il 29 dicembre 1108, vi furono trasferite le reliquie del martire romano Ambrogio, patrono di Ferentino e della Diocesi. Secondo la tradizione, fu lo stesso papa Pasquale II a consacrare di persona la rinnovata basilica Cattedrale e l’altare il 13 giugno 1108.Fin dall’antichità la cattedrale, così chiamata per la cattedra vescovile presente nel catino dell’abside, ricevette per concessione pontificia anche il titolo di Basilica (edificio regale) e di Duomo, cioè “chiesa illustre”.La facciata è caratterizzata da tre porte sormontate da lunette semicircolari, delle quali la più grande è quella centrale, che corrispondono alle tre navate sulle quali si articola la struttura interna.Entrando, l’attenzione del visitatore è catturata, in primo luogo, dal pavimento in mosaico, realizzato nel XIII secolo da Giacomo dei Cosmati, marmorario romano, capostipite di una famiglia artigiana che operò a Roma e dintorni. Al centro della navata centrale, il pavimento è rialzato di un gradino, a testimonianza di un’area riservata anticamente alla Schola Cantorum, cioè a chi, nella Chiesa, esercitava i ministeri, come cantori, lettori, accoliti, sacristi e ministranti.Lungo la navata centrale, sotto a ciascuna finestra, sono raffigurati all’interno di 14 medaglioni i santi più venerati della Diocesi.Oltre al pavimento un altro elemento caratterizzante l’interno del duomo è il presbiterio rialzato, all’interno del quale è possibile osservare l’altare maggiore racchiuso in un ciborio opera di Trudo de Trivio, ispirato alla forma di una tenda degli ebrei nel deserto.Le pitture che decorano l’abside risalgono all’epoca moderna e sono state eseguite da Eugenio Cisterna nel 1904, durante i restauri decisi per ripulire la cattedrale dalle modifiche eseguite in epoca barocca.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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