Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloThe Chapel - Farnese Palace, Caprarola
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Periodo1566-1569
DescrizioneLa cappella è a pianta circolare del diametro di m 9,70 ed è sistemata all’interno del torrione di sud-est al “piano nobile”. Il pregevolissimo pavimento è stato quasi certamente ideato da Vignola, del quale resta un progetto datato al 1569 poi variato nell’esecuzione: il disegno degli scomparti, che ripropone quello della volta, è realizzato in mattoni bicolori, tagliati in varie fogge per formare complesse cornici e motivi araldico-decorativi come il giglio farnesiano, ed elementi marmorei; è suddiviso in sei settori con un cerchio centrale; al centro è in opera un tondo di portasanta, mentre in ciascuno dei sei settori perimetrali vi è un tondo di verde antico. La parete, dipinta da Federico Zuccari e aiuti tra il 1566 e il 1567, è scandita da paraste e arcate che ripropongono illusionisticamente sei moduli a “serliana”, le cui dodici finestre rettangolari, trasformate in incassi murari, contengono le effigi dei dodici Apostoli: quattro vetrate policrome che danno luce all’ambiente, realizzate nel 1567 dal vetraio fiammingo Ruberto, accolgono, ai lati dell’altare, le immagini di Pietro e Paolo, le uniche prive di iscrizione, e di Andrea e Simone, con il nome iscritto nel cartiglio sottostante (ANDREAS; SIMON), raffigurati entro cornici ovali al centro di un’elaborata decorazione a grottesche; le restanti otto finestre sono dipinte ad affresco e raffigurano Giacomo Maggiore (IACOBVS MA.), in cui è effigiato Giacomo Vignola, Giovanni (IOANNIS), Tommaso (THOMAS), Giacomo Minore (IACOBVS), Filippo (PHILIPPVS), Bartolomeo (BARTHOLOẾVS), Matteo (MATTHEVS), Taddeo (THADEVS), in cui è effigiato Taddeo Zuccari. Sopra ciascun apostolo è un riquadro in cui è raffigurato a monocromo il relativo martirio subito, eccezion fatta per Tommaso cui pertiene l’episodio dell’"incredulità"; ancora più in alto compaiono ulteriori riquadri e cartouches contenti emblemi farnesiani. Delle sei arcate tre sono affrescate per intero ed espongono, al centro sopra l’altare (nel cui paliotto è raffigurato a monocromo un “Ecce Homo”) il Cristo morto illuminato dagli Angeli, S. Giovanni Battista, con un ovale sottostante in cui è dipinta a monocromo la sua decapitazione, e Maria e le pie donne che si recano al Sepolcro, con un ovale sottostante in cui è dipinta a monocromo l’Annunciazione; nelle le altre tre si aprono le porte d’accesso e nelle lunette soprapporta sono effigiati S. Lorenzo, S. Gregorio Magno e S. Stefano. La volta, il cui progetto ornamentale spetta a Antenore Ridolfi, stretto collaboratore degli Zuccari, è suddivisa anch’essa in sei settori suddivisi da cornici decorate a grottesche, con un tondo centrale incorniciato da una festone in stucco dorato dove campeggia Dio creatore del Mondo; nei sei riquadri, all’interno di tondi delimitati da cornici in stucco, sono dipinte storie del vecchio Testamento: la creazione di Eva; il diluvio universale; il sacrificio di Abramo; l’inabissamento di Faraone nel Mar Rosso; Davide consacrato Re dal profeta Samuele; David re d'Israele che esige i tributi dai popoli assoggettati.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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