Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloRione Testaccio
Indirizzo00153 Lazio Roma Piazza S. Maria Liberatrice Piazza
Plus codes8FHJVFHF+XP
PeriodoXIX sec.
DescrizioneIl XX rione di Roma,Testaccio, nasce il 9 dicembre 1921 su una porzione del territorio del rione Ripa: dal Ponte Sublicio a poco oltre il ponte Testaccio, dalle Mura Aureliane alle pendici dell’Aventino. L’area (che ricade su parte della XIII regio augustea), prende il nome dal monte Testaccio, una collina formata dall’accumulo di cocci (testae) di anfore collegabili all’attività del porto romano presente dal II sec. a.C.). L’anfora d’oro in campo rosso è il simbolo del rione. Testimonianze dell’antico porto fluviale e delle strutture annesse sono i resti di magazzini come la Porticus Aemilia e gli Horrea Galbana o il tratto di banchina (500 m ca.) rinvenuta durante la costruzione dei muraglioni del Tevere.In età medievale e rinascimentale l’area del Testaccio ospitava feste e giochi che si tenevano in occasione del Carnevale. Qui si svolgeva inizialmente la corsa dei cavalli barberi, spostata nel 1466 da Paolo II (Pietro Barbo 1464-1471) al Corso. In epoca rinascimentale sorsero lungo il fiume botteghe di marmorari e falegnami che sfruttavano i reperti antichi; dal 1600 la zona si ricoprì di orti e vigneti e le pendici del Testaccio furono usate per ricavare cantine. Nel 1700 accanto alla Piramide si sviluppò un cimitero per acattolici in cui furono sepolti Keats, Shelley e Gramsci. Fino alla presentazione del piano regolatore (1873), l’area fu abitata da contadini e pastori, soggetta ad alluvioni e ad epidemie malariche. Alle fine del XIX secolo la zona lungo via Ostiense fu destinata ad attività industriali (connesse al Mattatoio e ai Mercati Generali), mentre la porzione entro le mura fu riservata alla residenza degli operai. Edifici degni di nota sono la Piramide Cestia, l’arco di San Lazzaro, le Mura Aureliane, la Caserma dei Vigili del Fuoco, il Teatro Vittoria, le chiese di Santa Maria Liberatrice e Santa Maria della Divina Provvidenza, la sezione del MACRO e dell’Università Roma Tre (nell’ex Mattatoio).

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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