Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArcheologico
TitoloHorti Sallustiani
Indirizzo00187 Lazio Roma Piazza Sallustio piazza
Plus codes8FHJWF5W+5G
PeriodoI sec. a.C.-V sec. d.C.
DescrizioneTra i più estesi giardini della Roma antica, gli Horti Sallustiani appartennero alla storico Sallustio a partire dal nucleo della proprietà di Giulio Cesare, acquistata dopo la sua morte nel 44 a.C.. La vasta proprietà era attraversata da due piccoli corsi d’acqua l’ Amnis Petronia e l’Amnis Sallustiana, dopo il XVI secolo noto come Acqua Sallustiana, che alimentava il cosiddeto Stagno di Agrippa in Campo Marzio. Si estendevano tra il Quirinale e il Pincio (detto in antico Collis hortulorum per la presenza di ampi giardini), tra le attuali via Piave, via XX settembre e le mura Aureliane e via Veneto. Divennero proprietà imperiale con Tiberio forse già intorno al 20 d.C. Sulle strutture dell’impianto cesariano augusteo, si impostò un più vasto intervento edilizio di età adrianea che interesso l’intera area degli Horti Sallustiani. Tra gli edifici noti all’interno della vasta proprietà, il tempio di Venere Erycina, non localizzato e il tempio dedicato alla Fortuna Publica, demolito per la costruzione del Ministero delle Finanze nel 1882. Nel settore settentrionale degli Horti sorgeva un circo, la cui spina centrale era decorata dall’obelisco poi collocato davanti la chiesa di Trinità dei Monti da Pio VI (Giovannangelo Braschi 1755-1799).Ben poco resta della magnificenza degli antichi Horti Sallustiani. Alla profondità di oltre 10 metri dall’attuale piano stradale a piazza Sallustio sono visibili i resti di un grande complesso che si sviluppa intorno ad un ampia sala circolare, con copertura a cupola e ninfei monumentali ai lati.Dall’area degli Horti di Sallustio provengono numerose sculture celebri come il trono Ludovisi, oggi a Palazzo Altemps e il Galata Morente conservato ai Musei Capitolini.Più volte ricordati dalle fonti antiche come soggiorno preferito di alcuni imperatori, come Vespasiano, vi morì l’imperatore Nerva nel 98 d.C.. Aureliano era solito cavalcare lungo uno dei portici che vi sorgevano. Con l’invasione dei Goti di Alarico nel 410 d.C. l’area subì gravi danni. A partire dalla fine del medioevo l’area è occupata da proprietà fondiarie, vigne, che cartografi e cronachisti del tempo ricordano ricchi di vestigia antiche. Nel Rinascimento l’area vive una nuova stagione di splendori con i giardini adornati da statue che circondano i casini nelle ville di ozio e di riposo che sorgeranno sul Pincio e sul Quirinale, fino alla seicentesca Villa Ludovisi.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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