Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloVia Appia
Indirizzo00153 Lazio Roma Via di porta San Sebastiano Via
Plus codes8FHJVFHW+QF
PeriodoIV sec. a.C.
DescrizioneNell’anno 312 a.C. il censore Appio Claudio Cieco decise l’apertura di una nuova strada che mettesse in collegamento Roma con la città di Capua e la Campania. Nasceva così la più antica ed importante fra le vie romane di grande collegamento, la via Appia, destinata al ruolo di vettore primario per la conquista romana del sud Italia. Pur ricalcando in parte precedenti direttrici che mettevano in comunicazione Roma con i centri italici del Lazio meridionale e della Campania, la via Appia venne costruita secondo la moderna concezione di vettore rettilineo, collegato ai centri urbani tramite raccordi minori. La via Appia usciva dal circuito delle Mura Serviane presso l’antica Porta Capena, non lontano dal Circo Massimo. Nel tratto iniziale della via (coincidente con il percorso dell’attuale via delle terme di Caracalla) furono realizzate le grandiose Terme di Caracalla. Qui sorsero in età tardoantica le chiese di Nereo e Achilleo e di Sisto Vecchio e la chiesa di San Cesareo de Appia. All’arco di Druso l’Appia convergeva con la via Latina. Qui fu costruita nel Rinascimento la celebre Casina del Cardinale Bessarione.In età romana lungo la via Appia si disponevano edifici funerari monumentali tra i quali il sepolcro degli Scipioni e il colombario di Pomponio Hylas. La via usciva dal circuito delle Mura Aureliane dall’attuale porta San Sebastiano fiancheggiata da sepolcri monumentali di età romana (tomba erroneamente detta di Orazio, tomba cosiddetta di Geta, di Cecilia Metella) e che dal Rinascimento resero la via meta di incisori e vedutisti che ne ritrassero i monumenti antichi, tra i quali il grandioso complesso della villa di Massenzio.Sull’Appia si svilupparono importanti complessi paleocristiani e medievali (sepolcro di Priscilla, catacombe di San Callisto e chiesa di Santa Maria in Palmis (detta anche del “Domine quo vadis?”). La via fu percorsa dai pellegrini diretti alla basilica di San Sebastiano sull’Appia, inclusa nell’itinerario noto come delle Sette chiese.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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