Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaChiesa
TitoloSan Pietro in Montorio
Indirizzo00153 Lazio Roma 2 Piazza S.Pietro in Montorio piazza
Plus codes8FHJVFQ8+FM
PeriodoXV-XVI sec.
DescrizioneLa chiesa di San Pietro in Montorio (il nome deriva da mons aureus, monte d’oro, per la marna gialla che caratterizza la collina del Gianicolo) eretta nel IX secolo sul luogo presunto del martirio di San Pietro, venne completamene ricostruita nel tardo ‘400, forse da Baccio Pontelli, su impulso dei reali di Spagna Ferdinando II ed Isabella. L’interno, a navata unica con abside poligonale, fu ristrutturato a metà del ‘500 da Giorgio Vasari che realizzò la cappella di papa Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi Del Monte,1550-55). La chiesa conserva dipinti di Daniele da Volterra (1509-1566) e di Sebastiano del Piombo (1485-1547) . Lo scultore barocco Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) curò la cappella Raimondi. L’altare maggiore era decorato dalla Trasfigurazione di Raffaello: trafugata nel 1797 dai Francesi, fu restituita nel 1816 e oggi conservata presso la Pinacoteca Vaticana. Nel 1849 i bombardamenti francesi contro la Repubblica Romana distrussero il campanile, parte dell’abside e del tetto della chiesa usata come ospedale. Nelle vicinanze erano le batterie di cannoni romani che spararono gli ultimi colpi della resistenza; in via Garibaldi, sul muro perimetrale della chiesa è visibile una lapide con una palla di cannone francese rinvenuta durante i restauri del 1995. La piazza antistante la chiesa fu sistemata nel 1605 da Filippo III di Spagna; resta la colonna sormontata da croce mentre la fontana, detta La Castigliana, fu distrutta dai bombardamenti francesi del 1849. Al centro del chiostro adiacente la chiesa è il Tempietto eretto intorno al 1503 dall’architetto Donato Bramante, a ricordo del martirio del santo. Il piccolo edificio, a corpo cilindrico circondato da un portico con colonne tuscaniche e copertura a cupola, è impostato sulla base di forme geometriche e di rigorosi rapporti proporzionali, quasi fosse un prezioso reliquiario e costituisce uno degli esempi più alti dell’architettura del Rinascimento. Autori: Pontelli Baccio (1450ca-1492), Bramante Donato (1444-1514)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
Licenza:


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)