Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda2p030-03509
Numero catalogo generale00628322
Ente schedatoreR03/ Fondo per l'Ambiente Italiano
Gruppo oggetticeramiche e porcellane
Definizione oggettoscultura
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggetto
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecasa
Qualificazione edificio di collocazioneprivata
Denominazione edificio di collocazioneVilla Necchi Campiglio
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Mozart, 12
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Villa Necchi Campiglio
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione de' Micheli
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVIII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)prima metà
Da (datazione dell'oggetto)1700 ca.
A (datazione dell'oggetto)1749 ca.
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalemanifattura milanese
Riferimento all'interventoesecutore
Materia e tecnicaporcellana modellata a rilievo/ dorata
Unità di misuracm
Altezza18.5
Larghezza10.5
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoScultura a tutto tondo in porcellana bianca raigurante una igura emminile.
Notizie storico-criticheelice Clerici aprì la propria maniattura per la produzione di maiolica nel 745 nella zona di San Vittore di proprietà dell'Ospedale Maggiore di Milano di cui era amministratore. Le sue maioliche con cotture a piccolo uoco tendevano a gareggiare con quelle lodigiane contemporanee. I motivi decorativi si ispirano dapprima alla decorazione loreale di tipo lodigiano in seguito secondo la moda imperante delle cineserie interpretando co un gusto garbato e ironico tutto milanese modelli orientali cinesi in epoca Ch'ing e delle porcellane Imari giapponesi oppure i tipici paesini e igure a smalto con scene popolate da personaggi ripresi dal teatro e dalla vita popolare e cittadina del tempo. Nel 789 la abbrica chiude per allimento. La piccola scultura in oggetto potrebbe appartenere alla maniattura Clerici per conronto con altre opere a soggetto analogo. Queste igure erano modellate a stampo ad imitazione dei celebrei pezzi in porcellana prodotti in Cina dal XVII secolo e chiamati Blanc de chine in più decorate con ondi colorati e motivi loreali dipinti a reddo cioè sopra smalto come si può notare in queste opere.
Data stato di conservazione2004
Stato di conservazionediscreto
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2004
Nome compilatoreFaraoni Monja
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondo per l'Ambiente Italiano
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneDina Lucia||Maderna Valentina
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF692+8P


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