Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda2p030-06345
Numero catalogo generale00630526
Ente schedatoreR03/ Fondo per l'Ambiente Italiano
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettotorciera
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggetto
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecasa
Qualificazione edificio di collocazioneprivata
Denominazione edificio di collocazioneVilla Necchi Campiglio
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Mozart, 12
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Villa Necchi Campiglio
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione Necchi Campiglio
Secolo (datazione dell'oggetto)secc. XVII/ XVIII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)fine/inizio
Da (datazione dell'oggetto)1690 ca.
A (datazione dell'oggetto)1702 ca.
Autore/Nome sceltoParodi Filippo
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1630/ 1702
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicalegno intagliato/ dorato||cristallo||vetro||ottone
Unità di misuracm
Altezza166
Larghezza80
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoTorciera in legno intagliato e dorato con base ormata da conchiglie, insetti e uva che sorreggono un delino sul cui dorso poggia un tritone che trattiene il lampadario a sette bracci in ottone con vestoni e iori in vetro, pendagli in cristallo.
Notizie storico-criticheilippo Parodi u uno dei più importanti ebanisti italiani di cui rimangono pochissimi esemplari caratterizzati da una tecnica impareggiabile accompagnata da vivacità e originalità delle composizioni. Le sue igure sono ortemente modellate e dettagliate spesso usate come supporti per torciere. Decisivo sarà il soggiorno e l'apprendistato a Roma compiuto tra il 66 e il 667 dove rimarrà colpito dall'arte del Bernini. L'opera in oggetto rilette questa conoscenza nell'uso di una linea più sinuosa per la deinizione del delino. Al Parodi si deve la diusione dello stile del Bernini nell'Italia settentrionale comprendendo anche Venezia dove nel 677 aprirà una bottega.
Data stato di conservazione2006
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2006
Nome compilatoreFaraoni Monja
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondo per l'Ambiente Italiano
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneDina Lucia||Maderna Valentina
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF692+8P


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