Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda4w030-00048
Numero catalogo generale
Ente schedatoreR03/ Museo Civico G. Bellini
Gruppo oggettidisegno
Definizione oggettodisegno
Numero oggetti
Categoria generale soggettoveduta
Identificazione soggettoVEDUTA DI PALAZZO FARNESE A ROMA
Titolo soggetto
Nome provinciaMantova
ComuneAsola
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneMuseo Civico G. Bellini
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via Garibaldi, 7
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Museo Civico G. Bellini
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione Parenti
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)secondo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1930 post
A (datazione dell'oggetto)1937 ante
Autore/Nome sceltoParenti Marino
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1900-1963
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicacarta/ matita
Unità di misuramm
Altezza242
Larghezza334
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoVeduta del cinquecentesco Palazzo arnese ,la cui acciata, a tre ordini di inestre, è interamente ricoperta da un'impalcatura. L'ediicio è ripreso per angolo sullo sondo della piazza nella quale campeggia, in primo piano, una delle due monumentali ontane che la ornano, costruite con vasche di granito provenienti dalle Terme di Caracalla. Alla sua destra sono disegnate tre vetture d'epoca, mentre, sul lato opposto, tre uomini sono ritratti vicino ad un cavallo con calesse. Sullo sondo, più a destra lungo la prospettiva del palazzo, si scorge un altro ediicio più basso con un'altana nella parte superiore. Il dado arnese , considerato una delle quattro meraviglie di Roma, venne iniziato da Antonio da Sangallo il giovane nel 1514 e continuato nel 1546 da Michelangelo, a cui si devono il inestrone ed il cornicione della acciata. Dal 1911 u sede dell'ambasciata di rancia e, nel 1936, lo stato italiano lo riacquistò. Il disegno potrebbe essere di poco precedente questa data.
Notizie storico-criticheIl disegno potrebbe essere successivo al 930 data del traserimento di Parenti a Roma ed antecedente il 937 anno in cui si è già recato a Milano cr. Walter Canavesio Un > in 'Un uomo di lettere. Marino Parenti e il suo epistolario' a cura di Angelo D'Orsi Torino provincia di Torino 200 pag. 32. Tale datazione sembrerebbe conermata dai modelli di automobili presenti nel disegno in basso a destra che risalgono agli anni 925-935.
Data stato di conservazione2006
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione2006
Nome compilatoreBona Rodolfo
Specifiche ente schedatoreR03/ Museo Civico G. Bellini
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazione
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQG6CC7+G2


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