Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda5q030-00043
Numero catalogo generale01976198
Ente schedatoreR03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettosalotto
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggetto
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)ultimo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1886
A (datazione dell'oggetto)1886
Autore/Nome sceltoPogliaghi Ludovico||Cairoli Giuseppe||Cassina G.
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1857-1950||sec. XIX
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicalegno di ebano/ intaglio||legno di noce/ intaglio||radica di noce/ intaglio
Unità di misuracm
Altezza
Larghezza
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoSala da pranzo composta da una console, due credenze, un tavolo, due poltrone e due sedie.
Notizie storico-criticheLa sala da oranzo Crespi ideata da Ludovico Pogliaghi e realizzata nel 886 per la dimora milanese dei coniugi Giulia Morbio e Benigno Crespi con la collaborazione degli ebanisti Giuseppe Cairoli e G. Cassina è un complesso omogeneo di manuatti in stile eclettico conservato nella sua integrità. Per ricchezza ormale e iconograica emergono le monumentali credenze e la console. I due grandi mobili di distinguono per l'originalità dell'invenzione che prevede l'applicazione di elementi decorativi classico-rinascimentali e manieristici su strutture barocche di impianto architettonico le cui proporzioni sono desunte da quelle tipiche degli armadi lombardi del primo Settecento. Nelle igure e nei motivi plastici di orte aggetto si riconoscono evidenti citazioni michelangiolesche piranesiane e dalla scultura lombarda del Cinquecento abilmente use in un'originale sintesi linguistica cira dell'erudita cultura accademica del giovane Pogliaghi. La console di stile neorinascimentale appare invece oggiata sulla base della conoscenza degli arredi lombardi del XVI secolo e degli antichi mobili nordeuropei rielaborati secondo il gusto ridondante in voga nella seconda metà dell'Ottocento. L'arte dell'intaglio oltre a esprimere nella orma più matura l'adesione agli stilemi del mobile rinascimentale da parte degli ebanisti italiani annunciatasi già negli anni trenta del XIX secolo coincide in questo caso con le preerenze estetiche del Pogliaghi innamorato del Rinascimento e del suo patrimonio igurativo e con la spiccata inclinazione del maestro verso la tecnica della scultura. L'insieme anche per la singolare coerenza con la restante ornamentazione issa dell'ambiente documentata da otograie d'epoca rappresenta una delle più interessanti testimonianze dell'attività del Pogliaghi come disegnatore di mobili esercitata in progetti per interni di abitazioni e residenze lombarde tra cui spiccano per i astosi decori le sale del milanese palazzo Turati cronologicamente prossime agli interventi eseguiti in casa Crespi.
Data stato di conservazione2009
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione2006
Nome compilatoreSalsi Claudio
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneTasso Francesca
Data trascrizione2009
Nome trascrittoreDe Palma, Ilaria
Ente trascrittoreMusei Civici di Milano
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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