Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda5q030-00084
Numero catalogo generale01976215
Ente schedatoreR03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettotavolo
Numero oggetti
Categoria generale soggettogenere
Identificazione soggettoCaccia al cervo||Fontana d'Amore||Tristano e Isotta||Giudizio di Paride
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)seconda metà
Da (datazione dell'oggetto)1450 (?)
A (datazione dell'oggetto)1499 (?)
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalebottega veneta
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicalegno di cedro/ doratura/ intaglio
Unità di misuracm
Altezza
Larghezza
Profondità
Diametro147
Lunghezza
Descrizione oggettoPiano di tavolo rotondo con ascia circolare intagliata con scene.
Notizie storico-criticheIl piano di tavolo che come documenta una vecchia otograia del Museo poggiava su di un supporto in legno di noce intagliato aggiunto nell'Ottocento u acquistato per la Scuola d'Arte Applicata all'asta della collezione del conte Giovan Battista Lucini Passalacqua curata da Giulio Sambon nel giugno 897. Qui al lotto n. 50 si legge che il piano di cipresso con decorazione a igure a basso intaglio era sostenuto da un piede moderno di noce intagliato. L'intaglio a ondo ribassato disposto a contornare il piano raigura tra girali di oglie d'acanto e su di uno sondo che in origine doveva essere totalmente dorato alcuni dei temi cari all'estetica tardogotica ad esempio la Caccia al cervo la ontana dell'amore la Leggenda di Tristano e Isotta e il Giudizio di Paride secondo un uso assai diuso in dalla ine del Trecento nelle principesche corti di Milano errara Mantova Verona e Padova. Le onti antiche parlano inatti di varie sale ricche d'oro e de Penture arescate dall'Altichiero sia nella reggia degli Scaligeri a Verona che in quella dei Carraresi a Padova e di diversi cicli di dipinti ispirati alle avventure di Ivain agli amori di Tristano e Isotta e ad altri personaggi del ciclo arturano eseguiti in alcuni castelli Veneti come ad esempio Castel Roncolo e Castel Rodengo oltre che nell'allora amosa saleta Lanzeloti nel Palazzo Ducale di Mantov. Scene di caccia e episodi della vita di corte erano arescati pure nelle residenze di campagna dei d'Este dette anche delizie mentre nel castello di Avio presso Trento sussistono ancora le igurazioni amorose della cosiddetta damera d'amore realizzate intorno al 330 sulla traccia del poema Documenti d'amore di rancesco da Barberino. Si potrebbe dunque pensare che questo piano di tavolo così come gli analoghi cassoni decorati con scene di vita cortese del Museo sia stato realizzato da artigiani Veneti durante la seconda metà del Quattrocento in sintonia con i cicli decorativi presenti nelle sale dei palazzi e dei castelli del Trentino del Veneto e del territorio mantovano.
Data stato di conservazione2009
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreColle Enrico
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneTasso Francesca
Data trascrizione2009
Nome trascrittoreDe Palma, Ilaria
Ente trascrittoreMusei Civici di Milano
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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