Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda5q030-00085
Numero catalogo generale01976216
Ente schedatoreR03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettocassone
Numero oggetti
Categoria generale soggettoessere umano e uomo in generale
Identificazione soggettoScena cortese||Fontana d'Amore
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)fine
Da (datazione dell'oggetto)1490 (?)
A (datazione dell'oggetto)1499 (?)
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalebottega veneta
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicalegno di pino/ pirografia
Unità di misuracm
Altezza63
Larghezza152.5
Profondità56
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoNella parte rontale del cassone sono rappresentate due scene cortesi separate da una ascia centrale con uno scudo del tipo torneano in voga nel Quattrocento e nel Cinquecento. A sinistra alcune dame osservano, dalla inestra di un castello, un gruppo di signori atteggiati in varie pose, mentre a destra diverse dame e cavalieri sono isposti attorno ad una ontana.
Notizie storico-criticheAttribuito dalla Rosa alla Valle dell'Adige e cioè a quella zona della pianura padana compresa tra Mantova Verona ed Este dove meglio potevano ondersi quelle correnti borgognone tedesche ed italiane evidenti nella decorazione del cassone e dall'Alberici più in generale al Veneto il cassone presenta un intaglio ad incavo in parte pirograato su ondo ribassato e riempito di pasta verde tipico delle regioni del nord Europa e diuso tra la ine del Quattrocento e la prima metà del secolo successivo anche nel Trentino nel Veneto e nel riuli. Anche i motivi decorativi raiguranti animali entro girali di oglie dipendono da modelli nordici e conosciuti dagli intagliatori dell'Italia settentrionale attraverso la diusa circolazione di stoe e ricami; mentre il tema della ontana dell'amore è ripreso dalle pitture tardogotiche rancesi così come le vesti dei personaggi sono assai prossime a quelle indossate dalle dame e dai cavalieri raigurati da Pisanello e dagli artisti lombardi attivi intorno alla metà del XV secolo.Si tratterebbe quindi di un arredo eseguito in Veneto verso la ine del Quattrocento con tutta probabilità da artigiani veronesi che ripresero in queste decorazioni ad intaglio ribassato i temi cortesi cari all'estetica tardogotica. Si potrebbe ipotizzare inine che l'uso di dipingere o di riempire i ondi di questo particolare genere di cassoni con paste colorate possa essere stato derivato dagli intagliatori Veneti dai rilievi paleocristiani dove le superici di ondo erano spesso ricoperte con piccole tessere di mosaico o di marmi colorati. Con questa tecnica u realizzata anche la cosiddetta Cassa malatestiana che acquistata dallo Stato nel 98 ed ora esposta nel Museo di Rimini è uno dei pochissimi arredi superstiti delle dimore dei duchi di Mantova. Un interno di coperchio di cassapanca raigurante la Croceissione contornata da episodi della vita e della passione di Cristo si trova esposto al Museo Davia Bargellini di Bologna mentre un altro simile è conservato a Palazzo Pitti. Questi cassoni presentano analogie strutturali con le cassette delle Raccolte d'Arte Applicata invv. 52 e 56 e con due sedie da campo conservate rispettivamente nel Museo Bagatti Valsecchi di Milano e nel Museo Civico di Torino.
Data stato di conservazione2009
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreColle Enrico
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneTasso Francesca
Data trascrizione2009
Nome trascrittoreDe Palma, Ilaria
Ente trascrittoreMusei Civici di Milano
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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