Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda5q030-00093
Numero catalogo generale01976222
Ente schedatoreR03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettostallo
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggetto
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)terzo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1469 ca.
A (datazione dell'oggetto)1471 ca.
Autore/Nome sceltoLorenzo da Origgio||Giacomo da Torre||Giacomo del Maino
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autorenotizie 1469-1471||notizie 1469-1503
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicalegno di noce/ intaglio/ intarsio/ pittura
Unità di misuracm
Altezza77.5||109
Larghezza74||65
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoregio del baldacchino.
Notizie storico-criticheCome si legge in un cartellino incollato sulla parte posteriore dell'intaglio si tratta di un rammento del coro della chiesa di Sant'Ambrogio di Milano acquistato nell'aprile del 96 dal Comune di Milano e restaurato da Aimoni; a lui si deve l'aggiunta della igura laterale priva di testa che egli aermò di aver raccolto nella basilica. Il coro venne ordinato nel 469 agli intagliatori Lorenzo di Origgio Giacomo de' Turri e Giacomo del Maino che lo dovevano eseguire tenendo come modello quello dell'attigua chiesa di San rancesco. Gli stalli initi probabilmente nel 47 stavano originariamente davanti all'altare; urono rimossi nel 507 per essere collocati nell'abside. Ed è probabilmente durante questo traserimento che il rammento come altri pezzi del coro u tolto per meglio adattare l'insieme alla nuova sistemazione. Tale ricostruzione oggi andata irrimediabilmente perduta in seguito ai bombardamenti dell'ultima guerra ne rimangono alcuni pannelli intagliati è documentata da una otograia pubblicata dal orcella nel 895 dove si vede ancora montato sopra gli stalli il astigio a girali di oglie d'acanto e palmette sormontato da piccole igure con un cartiglio in mano un rammento del quale è pervenuto alle Civichc Raccolte del Castello Sorzesco.
Data stato di conservazione2009
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreColle Enrico
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneTasso Francesca
Data trascrizione2009
Nome trascrittoreDe Palma, Ilaria
Ente trascrittoreMusei Civici di Milano
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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