Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda5q030-00102
Numero catalogo generale01976229
Ente schedatoreR03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettostipo
Numero oggetti
Categoria generale soggettoallegorie, simboli e concetti
Identificazione soggettoCinque sensi
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)primo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1613
A (datazione dell'oggetto)1613
Autore/Nome sceltoBerthelot Guillaume||Mazzucchelli Pier Francesco detto il Morazzone
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1575 (?)-1648||1573/1626
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalebottega milanese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicalegno di noce/ intaglio/ intarsio||radica di noce||legno di sandalo||legno di ebano||canna d'India||avorio/ intaglio||bronzo/ doratura||argento||rame/ pittura a olio||cristallo di rocca||diaspro||rubino||zaffiro||smeraldo||rame/ doratura
Unità di misuracm
Altezza207
Larghezza154.5
Profondità81.5
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoLo stipo consta di due parti: quella ineriore e con sei cariatidi poste sugli angoli, ha due sportelli con le specchiature in radica di noce proilate da cornici modanate che chiudono un vano, mentre quella superiore ha la parte rontale ribaltabile ad uso di scrittoio con riquadri sempre in radica di noce, ma contornati da cornici intarsiate a motivo di volute di oglie d'acanto. L'interno di questa parte dello stipo è a orma di prospetto architettonico scompartito in due ordini tuscanico e ionico con nicchie, e balaustra in alto. Ogni inestra contiene una statuetta d'avorio raigurante l'allegoria di uno dei cinque sensi posta rispettivamente sopra a un piccolo dipinto su rame. I cinque oli, collocati sotto sottili lastre di cristallo di rocca, sono racchiusi entro cornicette di argento e rame dorato. Sempre in materiali preziosi urono eseguite pure le basi e i capitelli delle colonne, mentre per la balaustra in alto, per gli angoli al di sopra degli archi delle due inestre dell'ordine ineriore e per le basi delle colonne si scelsero delle ormelle di diaspro, e nei rontespizi sopra ogni inestra urono posti un rubino Gusto, due zairi Vista e Tatto, due smeraldi Odorato e Udito. Il citato prospetto architettonico si apre in cinque sportelli[continua in AN]
Notizie storico-criticheOgni inestra contiene una statuetta d'avorio raigurante l'allegoria di uno dei cinque sensi posta rispettivamente sopra a un piccolo dipinto su rame raigurante Adamo ed Èva cacciati dal Paradiso Gusto La moglie di Lot tramutata in statua di sale Vista Oza che muore per aver toccato l'arca di Dio Tatto Saul che si uccide per aver dato ascolto alla Pitonessa Udito e Iddio che riiuta di ascoltare i giovani che hanno odorato iori davanti all'altare Odorato. I cinque oli collocati sotto sottili lastre di cristallo di rocca sono racchiusi entro cornicette di argento e rame dorato. Sempre in materiali preziosi urono eseguite pure le basi e i capitelli delle colonne mentre per la balaustra in alto per gli angoli al di sopra degli archi delle due inestre dell'ordine ineriore e per le basi delle colonne si scelsero delle ormelle di diaspro e nei rontespizi sopra ogni inestra urono posti un rubino Gusto perché il Matthiolo al cap. 94 del libro quinto dice che si mette nelle medicine cordiali ne' restaurativi e ne' pretiosi lettovari che si compongono per la peste per i veleni e per viviicare il cuore... ; due zairi Vista e Tatto poiché tale pietra era ritenuta miracolosa contro le aezioni alla vista e per sanare le erite; e due smeraldi Odorato e Udito perché l'Odorato si veste di verde conciosiacosache della verdura delle rondi come dice il sopradetto Ripa si raccogliono li iori da odorare. Ancora da mettere in relazione ai cinque sensi sono i piccoli dipinti racchiusi entro i tondi collocati lungo la cornice marcapiano raiguranti orecchie nasi occhi bocche e mani alternate a rutti. Al centro dell'ordine ineriore su di una tavoletta estraibile vi è un gruppo in bronzo che rappresenta la Ragione trascinata dai sensi. La Ragione - scrive l'erudito - è una giovane armata di corsaletto cinta con ascia carica di numeri aritmetici con nude braccia con elmo in testa sopra cui è posta una corona d'oro benché l'elmo ancora si potrebbe dir indorato: gli animali appropiato a' Sensi che la tirano uor di casa sono di quelli appunto che si giudicano esser superiori e prevalere all'huomo in detti Sensi cioè il Lineo e Lupo Cerviero il Porco cignale la Scimia il Ragno e l'Avoltoio. Sull'architrave della porta da cui esce il citato gruppo bronzeo è l'iscrizione composta dal Lucini e volleche sopra tale scritta venisse collocato lo stemma della sua amiglia. Ai lati della inestra dell'ordine superiore urono poste due piccole pitture su rame circondate da troei d'argento cesellato raiguranti l'allegoria del Peccato che è giovane cieco ignudo e nero; che va per vie aspre e precipitose; cinto a traverso da un serpe; con un verme che penetrando il lato manco gli rode il cuore; Sotto ' cui ovato stanno pendolonè tre estoni di triboli e spine pieni attributi del peccato e della Morte ed è un'ossatura come ordinariamente si dipinge con una alce enaia in mano sotto il cui ovato stanno pendenti altrettanti estoni pieni di varie cose come libri armi collane corone scettri mitre ed altre per denotare che la morte non perdona a qual si voglia stato di viventi Nicodemi 94 p. 289. L'artiiciosissimo scrittorio probabilmente completatato intorno al 63 si presenta come il rutto dell'invenzione del nobile canonico che volle rappresentare la seguente rilessione morale: Quando la Ragione si lascia guidar dal Senso le cose vanno male. E poiché l'Architettura di quello è la casa della Ragione: non renando ella i sensi per aver lasciate le redini: ne li gastiga per aver lasciato cader lo staile eh' ella doveva tener nelle mani per valersene; a gran uria vien da essi tirata uor di quella: come lo rappresenta una statua di lei posta sopra di un carro di due ruote all'antica tirato uori de la detta casa da' detti Sensi non in atto trionante come do-verebbe ma cadente. Come avverte lo stesso Lucini per elaborare tutto il compless
Data stato di conservazione2009
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreColle Enrico||Zanuso Susanna
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneTasso Francesca
Data trascrizione2009
Nome trascrittoreDe Palma, Ilaria
Ente trascrittoreMusei Civici di Milano
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)