Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda5q030-00103
Numero catalogo generale01976229
Ente schedatoreR03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettostatua
Numero oggetti
Categoria generale soggettoallegorie, simboli e concetti
Identificazione soggettoGusto
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)primo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1613
A (datazione dell'oggetto)1613
Autore/Nome sceltoBerthelot Guillaume
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1575 (?)-1648
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaavorio/ intaglio
Unità di misuracm
Altezza
Larghezza
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheSecondo quanto spiega lo stesso Lucini Passalacqua nella particolareggiata descrizione del mobile data alle stampe nel 620 le statuette d'avorio inserite nello stipo rappresentano le allegorie dei cinque sensi secondo i dettami dell'Iconograia di Cesare Ripa. Il Gusto ha nella destra un cesto di rutta e nella sinistra una pesca; gli attributi della Vista sono lo scudo con l'aquila che guarda il sole e uno specchio la cui parte superiore è oggi mancante; il alcone e la tartaruga designano il Tatto mentre l'Udito ha la veste con orecchie di toro in rilievo suona il liuto ed ha una cerva accucciata ai suoi piedi. La statuetta dell'Odorato è stata rubata nel 956 e sostituita con una copia del Tatto un'altra copia del Tatto è nei depositi di questo Museo. Sappiamo che l'Odorato aveva la veste tempestata di iori un vaso nella mano sinistra da cui uscivano vapori proumati nella destra un mazzo di iori e un bracco accucciato ai piedi.Dell'autore di questi avori identiicato dallo stesso Lucini in Guglielmo Bartolotti rancese cioè Guillaume Berthelot sono note alcune opere eseguite a Roma tra il 60 e il 67 prima che lo scultore si spostasse in rancia al servizio di Maria de' Medici: a Roma scolpisce due grandi Angeli in bronzo per l'altare della Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore e al centro della piazza omonima la Madonna col Bambino anch'essa in bronzo; per il Palazzo di Montecavallo esegue un San Paolo in marmo sulla acciata e un Angelo reggistemma a sinistra del portale d'ingresso verso la Cappella Paolina. Un Crociisso ligneo in Santa Maria in Vallicella gli è poi attribuito dal Baglione. Quest'ultimo dedica allo scultore una delle Vite testimoniando così del ruolo di primo piano avuto da questi nelle vicende della scultura del primo Seicento a Roma. Non è da escludere che in occasione di questa commissione Berthelot abbia soggiornato a Como verso il 63 anche se le parole del Lucini riguardo alle modalità della costruzione dello stipo havendo cercato ... di ar are a casa mia ed alla mia presenza quanto ho potuto sembrano implicitamente ammettere che non gli era stato possibile avere il controllo diretto di tutti gli artisti e gli artigiani coinvolti. Certo è che il Lucini seguiva con grande interesse i atti artistici dell'Urbe con particolare riguardo alla scultura. Un viaggio a Roma atto dal Lucini nel 62 è documentato ma è probabile che il canonico vi si atti artistici dell'Urbe con particolare riguardo alla scultura. Un viaggio a Roma atto dal Lucini nel 62 è documentato dall'epistolario di Gerolamo Borsieri ma è probabile che il canonico vi si osse recato anche in precedenza. [Zanuso]
Data stato di conservazione2009
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreColle Enrico||Zanuso Susanna
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneTasso Francesca
Data trascrizione2009
Nome trascrittoreDe Palma, Ilaria
Ente trascrittoreMusei Civici di Milano
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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