Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda5q030-00118
Numero catalogo generale01976233
Ente schedatoreR03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettoconsole
Numero oggetti
Categoria generale soggettoessere umano e uomo in generale
Identificazione soggettoPutto e leone
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)fine
Da (datazione dell'oggetto)1690 ca.
A (datazione dell'oggetto)1699 ca.
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalebottega genovese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicalegno/ doratura/ intaglio||marmo
Unità di misuracm
Altezza104
Larghezza123
Profondità58
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoLa console raigura un putto seduto su una roccia con alla destra un leone.
Notizie storico-criticheLa console presenta alcune ainità con la mobilia barocca genovese. In particolare in questo mobile dove l'inserimento del leone potrebbe essere inteso come un richiamo al programma celebrativo della amiglia Brignole Sale contemporaneamente illustrato dagli artisti impegnati nella decorazione del palazzo il legame stilistico con la pittura di Piola e di de errari è sottolineato in special modo dalla movimentata torsione del putto alato che sembra riugiarsi con gesto teatrale nella cavità della roccia.Questa continuità tra l'ornamento dipinto lo stucco e l'arredo ligneo che secondo Andreina Griseri trae origine dalla cultura torinese dell'ultimo ventennio del Seicento grazie anche alla presenza dominante di Guarino Guarini trova ad esempio nei soitti di palazzo Brignole Sale ora Palazzo Rosso una delle sue migliori applicazioni. Qui nella continuità intererente di stucco e pittura adottata tra il 687 e il 689 da Gregorio de errari nella sala dell'Estate si possono cogliere le probabili onti d'ispirazione per i movimentati panneggi e gli scorci dal sotto in su delle igure intagliate dal Parodi; così come l'ininterrotta metamorosi dell'elemento naturale - sia esso conchiglia arbusto o roccia - svolto di soitto in soitto senza soluzione di continuità ino a sociare negli scenograici giardini pensili vede una sua applicazione anche nel campo dell'arredo. La si ritrova inatti nelle inte rocce scolpite nel legno e utilizzate a delimitare scenograicamente specchi come nel caso della celebre specchiera con il mito di Narciso commissionata al Parodi da Giovan Antonio Durazzo per la sua villa di Albisola o di una piccola ventola battuta all'asta Christie's di Amelia tenutasi nel maggio 990 lotto n. 363 dove due igure nude in atto di cacciare una Caccio di Diana? anno la loro comparsa tra rocce e volute rammezzate da rainetti di quercia; oppure nelle solide concrezioni di evidente iliazione berniniana composte a sorreggere piani di marmo come si vede nella presente concole.
Data stato di conservazione2009
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreColle Enrico
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneTasso Francesca
Data trascrizione2009
Nome trascrittoreDe Palma, Ilaria
Ente trascrittoreMusei Civici di Milano
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)