Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | 5q030-00123 |
Numero catalogo generale | 01976238 |
Ente schedatore | R03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco |
Gruppo oggetti | arredi e suppellettili |
Definizione oggetto | cassettone |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | |
Identificazione soggetto | |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Milano |
Comune | Milano |
Tipologia edificio di collocazione | castello |
Qualificazione edificio di collocazione | comunale |
Denominazione edificio di collocazione | Castello Sforzesco |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Piazza Castello, 1 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | Collezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XVIII |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | terzo quarto |
Da (datazione dell'oggetto) | 1750 ca. |
A (datazione dell'oggetto) | 1775 ca. |
Autore/Nome scelto | |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | |
Riferimento all'autore | |
Denominazione ambito culturale | bottega lombarda |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | legno/ impiallacciatura in radica di noce||legno/ tintura||ferro |
Unità di misura | cm |
Altezza | 119 |
Larghezza | 84 |
Profondità | 53 |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | Cassettone a ribalta dalla struttura ortemente mossa e interamente impiallacciata in radica di noce abbellita con cornicette in legno tinto nero disposte a contornarne le superici. |
Notizie storico-critiche | Anche questo cassettone a ribalta che reca all'interno il marchio a uoco T B u eseguito come l'esemplare precedente da anonimi artigiani lombardi attivi durante il terzo quarto del XVIII secolo. Come è stato più volte sottolineato lo stile della mobilia milanese intorno alla metà del Settecento si caratterizza per una struttura ortemente mossa e interamente impiallacciata in radica di noce abbellita con cornicette in legno tinto nero disposte a contornarne le superici secondo un disegno che il più delle volte non teneva conto della ripartizione dei cassetti. Tale uso tipicamente lombardo di decorare o meglio listrare a lutto i mobili potrebbe avere come onte d'ispirazione oltre che alcune opere d'ebanisteria tedesche e austriachc la struttura degli altari realizzati durante i piimi decenni del Settecento in numerose chiese della Lombardia in seguito ad un'ondata di rinnovamento degli antichi apparati liturgici legata alla necessità di sostituire le preesistenti strutture lignee con più complesse e durature architetture in marmi policromi e bronzi dorati e di uniormare le cappelle alle norme contenute nel trattato di San Carlo Borromeo Instructiones abricae et suppellectilis ecclesiasticae. Si potrebbero citare a questo proposito i numerosi altari presenti nelle chiese oltre che di Milano anche di altre città lombarde ad esempio Brescia Bergamo e Cremona. Ma è soprattutto nella tipologia degli altari ideati dai lantani in cui da una rigida architettura con impianto ortemente prospettico si passa a orme più movimentate e cromaticamente più ricche grazie agli intarsi di marmi variegati che assecondano i morbidi rigoniamenti e le concavità delle superici che si assiste ad un evidente adeguamento dello stile lombardo alle coeve interpretazioni del barocco romano. In questa direzione di gusto l'altare di Sant'Andrea Avellino in San Giacomo Maggiore a Crema eseguito dalla bottega dei antoni tra il 72 e il 74 con la struttura mossa e impreziosita da cornici di marmo nero a orma di volute può costituire un sicuro precedente per le uture generazioni di ebanisti che tra il 755 data apposta dal Canonico Bianco in Apiano Diocesi di Milano in uno dei cassetti segreti di una scrivania con ribalta e il 753 anno in cui i ratelli De Valentini terminavano un monumentale mobile a due corpi cercavano di rinnovare gli ormai consunti modelli tardoseicenteschi degli arredi lombardi. |
Data stato di conservazione | 2009 |
Stato di conservazione | buono |
Condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
Data compilazione | 1996 |
Nome compilatore | Colle Enrico |
Specifiche ente schedatore | |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Tasso Francesca |
Data trascrizione | 2009 |
Nome trascrittore | De Palma, Ilaria |
Ente trascrittore | Musei Civici di Milano |
Data aggiornamento | |
Nome aggiornatore | |
Ente aggiornatore | |
Funzionario responsabile aggiornamento | |
Plus Codes | 8FQFF5CH+2V |
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