Opere d'arte in Lombardia

Codice scheda5q030-00608
Numero catalogo generale01976709
Ente schedatoreR03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettosoffitto
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggetto
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sorzesco
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVI
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1570 ca.
A (datazione dell'oggetto)1570 ca.
Autore/Nome sceltoMasserani Pietro||Masserani Francesco
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autorenotizie 1570 ca.
Riferimento all'autoreattribuito
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicalegno/ intaglio
Unità di misuracm
Altezza733
Larghezza476
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoEntro cornice scandita da rosette, grande specchiatura con poligono a 12 lati al centro decorato con stemma al centro, motivi vegetali, rosette e putti. In prossimità degli angoli, igure allegoriche emminili aiancano due busti di imperatori.
Notizie storico-criticheDonato al Museo da R. Schnitzler Colonna il soitto proviene dal palazzo posto in via Broletto al numero 20 che il nobile Castopolimio Aliverti aveva acquistato e risistemato nel 560.Enrico Mazzola che per primo studiò il soitto lo descrive nel 896 insieme ad altri due ancora nella casa di via Broletto nel rattempo divenuta proprietà del signor Giuseppe Carones. Qui il presente soitto si trovava collocato nella seconda delle tre stanze del piano terreno prospicienti la corte e il giardino. Tutti e tre i soitti erano stati eseguiti in legno di larice: quello della prima sala era diviso in dieci grandi scomparti ornati di cornici mascheroni e mensole intagliate e recava inpressi alcuni motti latini; quello della seconda sala ora al Museo era stato concepito così come noi lo vediamo con un ampio rosone centrale su cui compaiono lo stemma della amiglia Aliverti e le lettere A L C E che potrebbero sciogliersi secondo il Mazzola in Alivertus Castuspolimius Erexit; mentre quello dell'ultima sala aveva intagliato a rilievo per quasi tutta la lunghezza del soitto la igura del dio Marte contornato da otto medaglioni raiguranti rispettivamente quattro busti di imperatori e quattro di imperatrici. Se per il primo dei citati soitti si conosce grazie ad un documento notarile ritrovato da Mazzola la data di esecuzione avvenuta tra il 29 maggio 563 e il 22 aprile 563 e il nome degli intagliatori Ambrogio da Elio e Giovanni Pietro Alieri per gli altri due si può solo ipotizzare sulla scorta delle osservazioni del Mazzola stesso la loro realizzazione intorno al 570 ad opera dei ratelli Pietro e rancesco detto anche il Cieco Messerani. Pietro inatti prima di diventare intagliatore era stato al servizo dell'Aliverti come attore e tutti e due i ratelli compaiono citati nel testamento del patrizio milianese redatto poco prima la morte di quest'ultimo il 30 maggio 582. Bibliograia: Mazzola 896; Rosa 963 n. 52.
Data stato di conservazione2009
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreColle Enrico
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneTasso Francesca
Data trascrizione2009
Nome trascrittoreDe Palma, Ilaria
Ente trascrittoreMusei Civici di Milano
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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