Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaB0010-00532
Numero catalogo generale
Ente schedatoreR03/ Civica Pinacoteca del Castello Sforzesco
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoECCE HOMO
Titolo soggettoCristo coronato di spine
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Raccolte d'Arte Antica, Pinacoteca del Castello
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1620 ca.
A (datazione dell'oggetto)1650 ca.
Autore/Nome sceltoRegnier Nicolas detto Renieri
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1591/ 1667
Riferimento all'autorecerchia
Denominazione ambito culturaleambito francese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tavola
Unità di misura
Altezza39.5
Larghezza29
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheIntriso di un caravaggismo assorto e grave il dipinto riporta all'interpretazione del Merisi data da Bartolomeo Manredi e agli anni della manrediana methodus tra il 620 e il 630. Merita anche di essere sottolineata qui la rassomiglianza con un prototipo di Antonello da Messina già presente probabilmente in Palazzo Lana a Roma e ora al Museo Civico di Piacenza. La igura ombrosa del Cristo il patetismo immobile la orza drammatica i tratti somatici caratterizzati dall'occhio allungato e dalla bocca turgida l'eleganza ormale riportano in particolare all'operato di Nicolas Régnier a Roma dove u allievo appunto del Manredi orse a partire dal 65. Poco si conosce della sua attività giovanile legata comunque agli insegnamenti del maestro lombardo e caratterizzata da igure piene da un chiaroscuro severo e da anatomie carnose. L'iconograia del dipinto è quella classica dell'Ecce Homo con l'unica variante dell'introduzione sulla destra della mano del manigoldo che regge il ascio dei lagelli nel pugno chiuso: un'iconograia già adottata da Antonello da Messina ma che rievoca una cultura nordica di radici iamminghe. Proveniente dalla collezione Guasconi l'opera conosce precedenti attribuzioni inventariali a Scuola milanese e a Panilo Nuvolone.
Data stato di conservazione1996||1997/03/16
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreBasso L.
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBasso L.
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2003
Nome aggiornatoreColace R.
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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