Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaB0020-00007
Numero catalogo generale
Ente schedatoreR03/ Civica Pinacoteca del Castello Sforzesco
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoGIUDITTA SI ADORNA PER PRESENTARSI A OLOFERNE
Titolo soggettoGiuditta si adorna per presentarsi a Oloferne
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Raccolte d'Arte Antica, Pinacoteca del Castello
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVI
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1580 ca.
A (datazione dell'oggetto)1590 ca.
Autore/Nome sceltoPauwels Franck detto Paolo Fiammingo
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1540 ca./ 1596
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito fiammingo
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tavola
Unità di misura
Altezza27
Larghezza30
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-critichePendant di Giuditta decapita Oloerne inv. n. 4 e con quello parte di una serie che comprende altre due tavole di ormato diverso inv. nn. 38 42 il dipinto giunse alle Civiche Raccolte d'Arte con il Legato Bolognini 865. Probabilmente le tavole ornavano in origine qualche arredo narrando l'avvincente vicenda dell'eroina biblica. Poteva orse trattarsi di un cassone probabilmente destinato a contenere il corredo nuziale di qualche dama cui il tema della bella e intelligente Giuditta che si prodiga per aiutare il marito poteva ornire un validissimo esempio di virtù coniugale. Precedentemente attribuite a Scuola Veneta Mongeri 879 allo Schiavone Jacobsen 90; Vicenzi 95; iorio-Garberi 987 e al Tintoretto giovane Berenson 957 le tavolette sembrano piuttosto accostabili per la loro verve mondana e ciarliera agli esiti della pittura iandro-veneta che sul inire del Cinquecento ebbe grande ortuna a Venezia in virtù dell'esempio di artisti quali Maarten de Vos Paolo iammingo e in particolare Ludovico Pozzoserrato. In questo senso trova in parte conerma l'indicazione di Berenson che legava i dipinti al percorso di Jacopo Tintoretto. Stando alle onti inatti tutti i citati iamminghi compirono i primi passi veneziani nella bottega dell'artista di cui divennero talvolta collaboratori.E' in particolare ai modi di Paolo iammingo che si avvicina lo stile delle opere che trovano più di un contatto con il ciclo dei Trioni che l'artista realizzò per i acoltosi banchieri ugger commissionatogli nel 584. Intorno alla ine del nono decennio del secolo sembrano verosimilmente situabili anche le tavolette del Castello.
Data stato di conservazione1996||1997/03/25
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreVecchio S.
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBasso L.
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2003
Nome aggiornatoreColace R.
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)