Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaB0030-00059
Numero catalogo generale
Ente schedatoreR03/ Civica Pinacoteca del Castello Sforzesco
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettoritratto
Identificazione soggettoRITRATTO DI PITTORE O AUTORITRATTO ?
Titolo soggettoRitratto di pittore o autoritratto ?
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Raccolte d'Arte Antica, Pinacoteca del Castello
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1600 post
A (datazione dell'oggetto)1699 ante
Autore/Nome sceltoVillotte Claude
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autorenotizie sec. XVII
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito francese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misura
Altezza52
Larghezza42
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheQuesto dipinto proveniente dalla collezione Guasconi ha conosciuto diverse attribuzioni: Longhi 96 lo colloca tra Morazzone e Moncalvo contestando il rierimento al Cerano che compare in una piccola guida alle pitture del Castello Sorzesco. Negli inventari della pinacoteca è alternativamente indicato come opera di Giovan Battista crespi o di Daniele Crespi mentre è rierito a Carlo Preda nella voce biograica di un dizionario enciclopedico 975 e accostato al Serodine da Roberto Contini 973. Per quanto il nome di Claude Villot che compare in alto a destra sia ignoto ai repertori rancesi il dipinto sembra pienamente compatibile con la scuola seicentesca rancese. Una qualche ainità si rileva con le opere di Vignon nella materia pittorica densa nella proilatura pastosa dei particolari anatomici e nella scansione a larghe pennellate per barbe e capelli. E' quindi ammissibile che l'esecutore del ritratto sia un pittore della rancia orse questo stesso Claude Villotte la cui produzione è tutta da scoprire. Da indagare sarebbe inoltre la stringente analogia che il ritratto del Castello rivela con una Testa d'uomo con turbante discutibilmente attribuita a Tanzio da Varallo Moro 998 p. 236 dove simile è la attura della bocca rossa e innaturale delle ciocche dei bai rese con pennellata ampia e densa e di altri particolari di deinizione del volto.
Data stato di conservazione1996||1997/03/25
Stato di conservazionediscreto
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreSumma A.
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBasso L.
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2003
Nome aggiornatoreColace R.
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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